Pedoni a rischio
Auto (spesso) troppo veloci, scarsa visibilità dovuta agli eventi atmosferici tipici di questa stagione e una generica disattenzione al movimento pedonale. Viale Duca Alessandro, per chi lo frequenta, il giorno dopo l’incidente costato la vita a Rosa Castiello, la 63enne investita l'altro ieri all’altezza di via Pizzi, appare così: un luogo dove le macchine mantengono una velocità particolarmente sostenuta, nonostante le strisce pedonali.
«È un incrocio critico e sul viale vanno tutti forte: anche noi siamo state attente ad attraversare – spiega Orsola Rignani, a passeggio con un’altra persona, che conferma la visibilità scarsa, in particolare nelle ore serali -. Non abbiamo assistito all’incidente, lo abbiamo appreso dalla stampa, ma non ci aspettavamo un fatto così grave». All’uscita dal parco della Cittadella, una donna, che vive e lavora nel quartiere, definisce «molto pericoloso» l’attraversamento: «Di frequente, le vetture non si fermano e passano minuti prima che le persone possano attraversare la strada sulle strisce; capita, quindi, a volte, che anche gli anziani stiano fermi ad aspettare a lungo, prima che qualcuno li faccia passare».
Per un altro abitante del quartiere, la visibilità scarsa, soprattutto la sera, potrebbe essere causata anche dagli alberi: «Sono molto belli, ma forse la luce dei lampioni può essere compromessa dalla loro presenza, specie in questi giorni, durante i quali purtroppo è facile che possano succedere incidenti così. Inoltre è vero: in viale Duca Alessandro le auto vanno molto forte, io le sento spesso accelerare e frenare».
Anche Silvia Olivieri conferma che gli automobilisti mantengono una velocità piuttosto elevata, «un po’ come sullo Stradone. Anche se ci passo di rado, ho notato come, soprattutto di sera, la curva (quella subito dopo l’incrocio con via Pizzi, ndr) costituisca un problema di poca visibilità». Sugli stessi argomenti si sofferma Filippo Stefanini che, anche se non è residente nel quartiere, lo frequenta: «Non sapevo nulla dell’incidente, ma sicuramente quella curva è un po’ pericolosa».
«Confermo: viale Duca Alessandro è diventato molto trafficata e i veicoli sfrecciano veloci – aggiunte Pietro Gandolfi -. Dovrebbe essere una zona 30, perché ci sono tante piccole vie e attraversamenti pedonali: al mattino e, soprattutto, la sera, quando la strada è più libera, le auto vanno forte. Qui poi manca la cultura del rallentare davanti alle strisce».
Per Roberto Ravanetti, una soluzione possibile potrebbe essere avere gli attraversi pedonali luminosi, come quelli in viale Solferino: «Purtroppo, qui, le auto, arrivando da piazzale Risorgimento, si muovono veloci perché poi, magari, vanno a prendere la tangenziale. Rappresenta un po’ una via d’uscita dalla città e bisogna essere particolarmente attenti». «Quando piove la strada è poco illuminata: ieri (lunedì, ndr) passeggiavo anche io con l’ombrello e prima di attraversare ho controllato tante volte», conclude una residente.
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