Polizia
Stanotte alle 4.25 circa su disposizione della Centrale Operativa, gli agenti delle Volanti sono intervenuti in via Trieste per la segnalazione di un furto in uno studio odontoiatrico.
Raggiunto il luogo della segnalazione, i poliziotti hanno immediatamente notato due persone allontanarsi velocemente dal luogo dell’effrazione. I due sono stati immediatamente bloccati, sottoposti a controllo di polizia e identificati: si tratta di un tunisino di 27 anni e un italiano di 25 anni, entrambi con molteplici reati contro il patrimonio alle spalle.
I due per introdursi nello studio medico, hanno danneggiato il telaio e la serratura della porta compromettendone completamente la chiusura. Inoltre l’interno era completamente a soqquadro: sparse sul pavimento alcune caramelle conservate sul bancone della reception.
I due considerata la loro presenza ingiustificata sul luogo del fatto venivano subito sottoposti a controllo e nelle tasche di uno dei due venivano trovate le stesse caramelle poco prima notate nello studio dentistico. Lo stesso veniva inoltre trovato in possesso di una piccola torcia elettrica presumibilmente utilizzata durante il furto.
I due soggetti, condotti negli uffici della Questura per le operazioni di fotosegnalamento da parte della Polizia Scientifica, hanno ammesso la propria colpevolezza indicando il luogo limitrofo allo studio dentistico ove durante la fuga si erano disfatti dell’attrezzo utilizzato per l’effrazione. E difatti nel luogo indicato gli operatori della volante procedevano a recuperare una lima di grosse dimensioni.
Sul posto veniva fatto giungere il proprietario dell’ufficio medico odontoiatrico il quale forniva le immagini di sorveglianza interna dalle quali era possibile notare i due soggetti che si introducevano nello studio e rovistavano dappertutto salvo poi rubare e accontentarsi di alcune… caramelle.
Al termine degli accertamenti di rito i due soggetti venivano tratti in arresto per il reato di furto aggravato.
Gli arrestati sono stati trattenuti a disposizione dell’A.G. presso le celle di sicurezza della Questura di Parma in attesa dell’udienza di convalida.
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