verso il voto
"Ci sono momenti che creano nuove storie. Con la Lista Civica Nazionale abbiamo creato un progetto dal respiro ampio e orientato al futuro. Vogliamo costruire alleanze sui temi, non fusioni strumentali e posticce che scadono il 26 settembre. L’area del centrosinistra è larga e parliamo con tutti, senza dietrologia spiccia o veti incrociati". A dirlo è l'ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
Che però un veto lo mette, per rispondere anche alle voci circolate in questi giorni: "La lista che stiamo costruendo non può includere Luigi Di Maio, sarebbe una forzatura incomprensibile. Sono le nostre storie, la diversità delle nostre azioni a dimostrarcelo. In questi anni ho dimostrato più volte, con coraggio, che i progetti e le idee valgono più delle poltrone.
Continueremo a parlare con chi, nell’alveo del centrosinistra, vorrà sedersi al tavolo e rispetterà i valori, le idee e l’autonomia che ci appartengono. Le nostre porte sono aperte per contribuire a evitare che governi il Paese la peggior classe dirigente che la storia ricorderà".
«Oggi, forse per rosicchiare qualche margine di visibilità in più, Matteo Renzi trova il tempo e l'audacia di dare lezioni al Partito Democratico. Quello stesso partito che, prima di scappare sulla sua personale scialuppa, da segretario ha tentato di affondare lasciando macerie, lacerazioni e un 18% da guinness dei primati negativi. Non stupisce che praticamente la totalità degli elettori e dei militanti del Pd abbia maturato un giudizio durissimo, senz'appello, su di lui e sulla sua parabola politica». Lo fanno sapere Fonti del Nazareno. Rendendo più complicata la strada di alleanze che avrebbe in testa Pizzarotti.
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