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Oltre 50.000 runner da 150 Paesi hanno animato le strade di New York nella maratona più famosa al mondo, tornata a pieno regime dopo essere stata cancellata nel 2020 e ridotta al 60% nel 2021 per il Covid. E, come al solito, nutrita la presenza parmigiana, tra cui Lara Pintus, Andrea Barbacini, Daniele Pulcini, Francesco Piazza, Luca Montagna, (con loro Orlando Pizzolato, il vicentino due volte vincitore della maratona di New York era in compagnia del gruppo parmigiano), Carlo Petronio e Paolo Peschiera.
Vincitore e vincitrici praticamente scontati, la novità di questa 51esima edizione è stata la categoria non binaria, ossia quella che non si riconosce nei generi maschile o femminile. Nella Grande Mela è tornata anche l’onda azzurra e con oltre duemila partecipanti l’Italia si è confermata la seconda nazione per numero di partecipanti dopo gli Stati Uniti.
In una New York dai colori autunnali ma con una temperatura insolitamente calda, oltre 20 gradi che hanno reso la corsa più difficile per gli atleti ma piacevole per gli spettatori, a trionfare sono stati due atleti del Kenya. Per le donne, con un tempo di 2 ore, 23 minuti e 23 secondi, si è affermata la 28enne Sharon Lokedi, alla sua prima maratona nella città. Per gli uomini, in 2 ore, 8 minuti e 41 secondi, ha vinto il 33enne Evams Chebet che ad aprile aveva vinto anche la maratona di Boston. Bella prova dell’azzurro Daniele Meucci, che si è piazzato all’ottavo posto. In testa fino al 35/o chilometro c'era stato il brasiliano Do Nascimento, che a un certo punto è crollato a terra in preda ai crampi ed è stato raggiunto e superato da Chebet. Probabilmente l’alta umidità tra le cause del collasso del brasiliano che è stato subito soccorso. Al secondo posto si è piazzato l’etiope Shura Kitata, terzo l'olandese Abdi Nageeye, che fu argento nella maratona dei Giochi di Tokyo. Fra le donne dietro alla Lokedi sono arrivate la israeliana Lonah Salpeter, seconda, e la etiope Gotyom Gebreslase, terza. Quarto posto per la 42enne keniana Edna Kiplagat, campionessa mondiale nel 2011 e 2013. Nella categoria atleti disabili, hanno vinto lo svizzero Marcel Hug e l'americana Susanah Scaroni.
Lo spettacolo della gara più bella del mondo non si è svolto solo sul percorso ma anche tra la folla di oltre 3 milioni di persone che hanno incitato i runner per tutto il tragitto. E che, secondo chi vi ha preso parte, fa di New York una maratona diversa da tutte le altre. Tra l’altro quest’anno alla partenza, all’arrivo e per tutti i 42 chilometri, erano state allestite anche delle postazioni per allattare, in modo da consentire la più ampia partecipazione possibile. Tanti i video dell’evento condivisi sui social media, tra cui quello diventato virale del commovente gesto di due partecipanti che hanno sorretto un altro maratoneta crollato a soli 200 metri dalla fine aiutandolo a superare il traguardo.
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