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L'anolino solidale si allarga. Per la prima volta i volontari che si sono adoperati per realizzare questo piatto emblematico e gustoso della nostra cucina sono stati alcuni detenuti del carcere di via Burla, guidati dal direttore della struttura Pappalardo. E tutto l'apparato di realizzazione si è spostato proprio in via Burla. Ad aiutarli le autorità di Parma: dal sindaco Guerra al vescovo Solmi, il presidente della provincia Massari, il presidente del consiglio comunale Alinovi, il consigliere regionale Daffadà, il direttore dell'Asl Fabi, la vicepresidente di Conad centro-nord Rosanna Cattini, la presidente di Csv Emilia Dondi il presidente del Consorzio di solidarietà sociale Faccini, e un gruppo di dipendenti della Chiesi.
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