volontariato
Tutti lo conoscono come «Rifugio Matildico» ma pochi sanno che alle spalle del Cras di San Polo d’Enza c’è l’Associazione San Bernardino Onlus che proprio nel 2022 ha tagliato il traguardo dei dieci anni di vita. Un gruppo di volontari, attivi sui territori di Parma e Reggio Emilia, che ha preso vita dal grande amore di Ivano Chiapponi, fondatore e presidente dell’associazione, per gli animali di tutte le specie. «Nel 2011 ho iniziato ad occuparmi del recupero degli animali selvatici incidentati nella provincia di Reggio Emilia: erano prevalentemente caprioli, qualche daino e a volte anche qualche cinghiale – ricorda Chiapponi, anche oggi in prima fila nel recupero delle bestiole in difficoltà e nella formazione dei nuovi volontari -. Mi sono reso conto che non per tutti c’era la necessità di abbatterli e che potevano essere curati e reintrodotti in natura, e così, avendo a disposizione un terreno a San Polo d’Enza, ho iniziato a creare box in cui ospitarli fino alla loro piena ripresa e così è nato il Rifugio Matildico». Dai pochi box iniziali, capaci di ospitare una manciata di animali, in dieci anni la struttura è arrivata ad avere spazi dedicati anche ai ricci, container riscaldati per l’allattamento dei cuccioli rimasti orfani, voliere per rapaci, aree dedicate all’imbecco dei pulli caduti dai nidi e persino due grandi box in cui vivono due istrici. «Abbiamo iniziato con qualche animale e quest’anno siamo già arrivati a quota 4900 di cui l’85% è tornato a vivere libero nel suo habitat. Purtroppo moltissime volte gli animali arrivano in condizioni disperate non tanto per la gravità dell’incidente, dell’infortunio o delle difficoltà del quale è stato vittima, ma a causa di una non corretta gestione dell’animale recuperato dai cittadini che, per legge, lo devono consegnare al Cras». E anche i volontari si sono moltiplicati: dalle sole due braccia di Ivano, oggi lo staff conta 63 persone e tantissimi sostenitori «a distanza». «Diventando sempre più un punto di riferimento per i cittadini e gli Enti Pubblici, nel 2012 è stata costituita l’Associazione San Bernardino Onlus che, oltre al recupero degli animali selvatici, organizza eventi di educazione ambientale e occasioni per far conoscere meglio il mondo degli animali alle persone. «Salvaguardia della biodiversità, sostenibilità ambientale, protezione dell’ambiente autoctono, rispetto per gli animali selvatici sono solo alcuni degli argomenti toccati durante le attività. Con il progetto “I guardiani della terra” ci rivolgiamo a bambini e a ragazzi cercando di trasferire loro le conoscenze indispensabili a migliorare il rapporto con gli animali e prevenire incidenti nel futuro. Anche la formazione dei volontari non è banale: da un lato c’è chi si occupa della manutenzione delle strutture e della pulizia del centro, dall’altro ci sono gli «operativi» che lavorano a contatto con gli animali. «Tutti possono entrare a far parte del nostro gruppo: basta amare gli animali, avere senso di responsabilità e spirito di adattamento. Prima di entrare “in servizio”, i nuovi volontari partecipano ad un corso formativo che serve ad approfondire le metodologie di approccio agli animali e il corretto comportamento all’interno del Cras. Solo successivamente, affiancati da volontari esperti, inizieranno a prendersi cura degli ospiti del centro. Per i recuperi su strada, invece, abbiamo una squadra formata ad hoc perché, senza le giuste competenze, anche catturare un capriolo è pericoloso. Se non si ha tempo a sufficienza per venire a lavorare qui al centro, è inoltre possibile adottare “a distanza” i nostri ospiti, contribuendo così alle spese per le cure e il loro mantenimento».
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