Ospedale
Arriverà entro fine mese nella Clinica oculistica dell'Azienda ospedaliera universitaria di Parma - e sarà operativa entro marzo - la piattaforma laser «a femtosecondi», unica al momento in una struttura pubblica dell'Emilia Romagna. All’acquisto - approvato tre anni fa, ma concretizzatosi da poco a causa della pandemia - hanno concorso ospedale, università e Fondazione Cariparma.
Integrata da un sistema di visione robotizzato, detto OTC, montato sul microscopio operatorio, il nuovo strumento «permetterà al chirurgo di verificare, durante l'intervento, le condizioni del tessuti oculari e la posizione degli strumenti chirurgici, come se il chirurgo fosse “all’interno dell’occhio”», spiega Stefano Gandolfi, direttore della Clinica oculistica dell'Azienda ospedaliera universitaria.
«La chirurgia dell’occhio è, per definizione, una microchirurgia - risponde Gandolfi - Ogni intervento viene eseguito usando un microscopio che ci permette di eseguire le manovre chirurgiche a mano libera. Le manovre diventano particolarmente complesse e delicate quando le incisioni, che facciamo sulla superficie dell’occhio, devono essere di una profondità e di una forma ben definita. Ciò è particolarmente importante nella chirurgia della cornea, che costituisce la “calotta trasparente” attraverso la quale la luce entra all’interno dei nostri occhi. Quando la cornea, a seguito di traumi, infezioni o malattie croniche, diventa opaca, dobbiamo cambiarla, eseguendo un trapianto. Perché l’intervento possa funzionare è indispensabile che la nuova cornea sia il più regolare possibile. È quindi determinante eseguire dei tagli e delle incisioni perfette, in grado di far aderire i bordi talmente bene da rendere quasi invisibile la ferita chirurgica».
«La piattaforma è uno strumento sofisticato che, usando l’energia laser, permette di programmare la forma e la profondità delle incisioni, garantendo il miglior risultato possibile nel trapianto corneale. La macchina si sostituisce alla mano del chirurgo nella fase più delicata dell’intervento, garantendo una precisione e una riproducibilità al momento insuperabili».
«Una perfetta regolarità delle incisioni permette una guarigione più rapida e una riabilitazione visiva migliore. Il trapianto di cornea, sia quando viene eseguito “a tutto spessore”, sia quando viene trapiantata solo una parte della cornea (la cosiddetta variante “lamellare”), richiede sempre un'ospedalizzazione. Tuttavia, avere una ferita chirurgica i cui bordi combaciano in modo perfetto, permette al tessuto di guarire prima e di fare una cicatrice più regolare, rendendo il periodo post-operatorio trascorso a domicilio più gestibile per noi e più vivibile per il malato. E, a guarigione avvenuta, la vista è migliore».
«La piattaforma è una grande opportunità per fare formazione e per proporre sinergie per l'implementazione e la ricerca nel campo dell'alta tecnologia. Poterne disporre è un punto d’orgoglio e di “appartenenza”, sia come docente, sia come medico. Sempre riguardo alla formazione, vorrei ricordare che nel 2022 ha preso il via il Centro dedicato alla formazione chirurgica post-laurea nel campo del glaucoma, frutto di una sinergia tra il nostro ateneo e il “Centro di formazione superiore ESASO”, in Svizzera. L'anno scorso sono stati completati 12 moduli formativi con sessioni di training chirurgico simulato, condotte sulle 10 postazioni operatorie collocate nei locali della nostra unità operativa. Colleghi non solo da tutta Italia, ma anche dal resto d'Europa, si sono alternati sulle postazioni di simulazione chirurgica, ciascuna dotata di un monitor collegato in rete con sale operatorie localizzate in remoto. Questa tecnologia ha permesso al praticante, ad esempio, di vedere e riprodurre, sull'occhio di prova, le medesime manovre chirurgiche eseguite da un tutor che, nel medesimo momento, stava operando un paziente nella sua sala operatoria situata magari a migliaia di chilometri di distanza».
«Il Centro di Parma entrerà in una rete di alta formazione oltre i confini nazionali, permettendo allo specialista in training di usufruire dell’insegnamento non solo di tutor chirurgici presenti nei locali del Centro, ma anche di docenti internazionali. E viceversa. Infatti, il primo passo mosso dal Centro è stato una seduta di chirurgia del glaucoma a elevata complessità, visionata in diretta da più di 300 chirurghi oculisti che si trovavano in Sud America. Per la prima volta, una chirurgia oculare eseguita dal vivo a Parma è stata trasmessa all’estero per scopi didattici. Un'opportunità fino a pochi anni fa impensabile, che è diventata routine. Queste attività sono il risultato di sinergie tra diverse componenti che mirano tutte al benessere di noi cittadini, ottenuto attraverso la messa a disposizione delle migliori tecnologie, per curare i malati di oggi, e l’attuazione dei percorsi di insegnamento più efficaci, per formare chi dovrà curare i malati di domani. I risultati che stiamo ottenendo (e che contiamo di migliorare) sono la riprova che, quando si gioca di squadra, e ciascun giocatore dà il meglio nel suo ruolo, la squadra diventa vincente».
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata