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"Troppe aggressioni agli agenti": protesta dei sindacati di Polizia penitenziaria il 21 marzo in via Burla

Tra le emergenze sottolineate, anche il mancato adeguamento della pianta organica, una organizzazione del lavoro definita "allo sbando"

"Troppe aggressioni agli agenti": protesta dei sindacati di Polizia penitenziaria il 21 marzo in via Burla

Il carcere di Parma

17 Marzo 2023, 09:14

Aumento «vertiginoso» di aggressioni ed eventi critici, tali per cui «riteniamo non essere più rinviabile la dotazione di strumenti atti a rendere inoffensivi i detenuti più intemperanti, quali ad esempio il taser». E poi «folle modifica dei circuiti detentivi interni con predisposizione di ulteriori due sezioni per detenuti ammalati, che finiranno per aumentare esponenzialmente le visite mediche presso luoghi esterni di cura e, quindi, i carichi lavorativi del personale in divisa» a cui si aggiunge la presenza di un «numero spropositato di detenuti ammalati, impossibili da gestire». 

Sono alcuni dei punti problematici che denunciano i sindacati della polizia penitenziaria (Sappe, Sinappe, Osapp, Uilpa, Uspp, Fns Cisl, Fp Cgil, Cnpp) che organizzano per il 21 marzo, dalle 10 alle 12, un presidio di protesta davanti al carcere di Parma. Tra le emergenze sottolineate, anche il mancato adeguamento della pianta organica, un'organizzazione del lavoro «allo sbando con poliziotti costretti a rinunciare ai riposi settimanali, ai congedi ordinari e straordinari e, finanche, alla fruizione della mensa ordinaria di servizio», con turni anche di 12 ore; «costante limitazione di diritti soggettivi come permessi studio, riposi Avis, sicurezza sul lavoro». Infine, assenza di un appartenente al ruolo dei dirigenti penitenziari che possa svolgere, propriamente, la funzione di Comandante di reparto». 

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