Lega
«Il Pd sta cercando di nascondere le carte sui conti in rosso della sanità dell’Emilia Romagna. La linea di Bonaccini e della maggioranza che lo sostiene in Regione non è di risolvere i problemi strutturali del servizio sanitario regionale che hanno prodotto un disavanzo enorme e un suo evidente peggioramento, ma di impedire che le cause di essi siano conosciute e conoscibili da tutti gli emiliani e i romagnoli».
Così il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia Romagna ed esponete della lega, Fabio Rainieri, è tornato a intervenire nell’acceso dibattito sui costi e i problemi della sanità pubblica regionale.
«Negli scorsi giorni il Pd ha fatto saltare il numero legale per l’insediamento della commissione bilancio dell’Assemblea legislativa regionale nella quale dovevano cominciare ad essere auditi i direttori generali dei vari enti sanitari regionali - scrive Rainieri -. Un’iniziativa appunto della Lega boicottata dalla maggioranza attaccandosi a cavilli regolamentari e burocratici - ha aggiunto il leghista -. Vogliono impedire che sia messa in discussione la narrazione della sanità migliore del mondo esaltata da Bonaccini, che non può essere più tale perché il governo non ha rimborsato del tutto i costi aggiuntivi dei servizi sanitari dovuti al Covid e all’aumento dei costi energetici. La verità è che la spesa sanitaria in Emilia Romagna ha un disavanzo sproporzionato rispetto a quello delle altre Regioni italiane a parità di abitanti, tipologia dei servizi, impatto della pandemia e costi energetici aumentati».
«Medici che fuggono dal servizio sanitario pubblico, liste d’attesa che continuano ad aumentare, carenze di personale e financo di medicinali e presidi sanitari sono problemi ormai evidenti a tutti - sottolinea Rainieri -. Chi è nella periferia della Regione, come noi a Parma, ne soffre anche di più, considerato che è da parecchio tempo che buona parte dei progressi della nostra sanità ospedaliera e territoriale pubblica sono realizzati attraverso il sostegno economico dei privati cittadini e della associazioni che li riuniscono. Questi problemi hanno certamente diverse cause, tra le quali ci sono anche gli errori finanziari e gestionali commessi a livello regionale. Il vero grande problema attuale è che chi governa la Regione non li vuole affrontare».
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