In via D'Azeglio tortellata contro la criminalità

Spaccio, risse, aggressioni e bivacchi: i mali cronici dell'Oltretorrente non hanno ancora trovato una cura. «Purtroppo i problemi del nostro quartiere sono diffusi in tutto il centro storico e non solo. Significa che stiamo perdendo sicurezza e decoro in tutte le zone della città». Stefano Meli, segretario dell'associazione «L'Oltretorrente rinasce» fa l'elenco delle emergenze che affliggono la zona, a partire dalla droga che circola nelle strade e nei parchi, prima di annunciare, insieme al presidente Emanuele Rastelli, la tortellata di San Giovanni in via D'Azeglio contro la criminalità.
«Lo spaccio dentro al Parco Ducale e davanti all'università è un problema gravissimo, al pari delle risse che avvengono in continuazione in piazzale Bertozzi, , al bivacco in piazzale Corridoni e alle aggressioni, verbali e fisiche, ai danni delle donne. Siamo abbandonati, l'amministrazione comunale è assente».
L'associazione prova a rilanciare il quartiere con la tortellata in programma il 23 giugno, alle 20 in via D'Azeglio: per l'occasione la strada sarà chiusa da piazzale Santa Croce a borgo Bernabei. «Vorremmo - spiega il presidente Rastelli, che ha preso il posto di Giuseppe Fertonani Affini - che l'Oltretorrente tornasse ad essere il quartiere vivo e culturale di qualche anno fa. Per questo saremo presenti con un nostro gazebo alla tortellata, per raccogliere le voci della gente». Voci che arricchiranno il dossier sulle criticità della zona che sta preparando l'associazione. P.Dall.