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Marore

Betania, da quarant'anni porte aperte all'umanità

La festa per la comunità fondata nel 1983 da don Luigi Valentini

Betania, da quarant'anni porte aperte all'umanità

di Egidio Bandini

24 Giugno 2023, 11:36

Quarant’anni e non sentirli. Anzi, proprio in quella storia di otto lustri or sono ritrovare l’entusiasmo, la passione, la capacità di donarsi che hanno costituito e costituiscono da allora lo spirito della comunità Betania e, soprattutto, del suo fondatore: don Luigi Valentini. E, dopo tanto tempo, al sacerdote sarà sembrato di ritrovarsi proprio in quell’ormai lontano 1982, quando l'allora vescovo di Parma Benito Cocchi gli disse, cogliendo ancora una volta nel segno: «A te serve una parrocchia piccola, ma con una canonica grande...».


Detto, fatto, don Valentini arrivò a Marore, dove ritrovò una canonica grande sì, ma di certo non sovradimensionata, se si pensa alla vastità del progetto e al numero di persone per le quali avrebbe rappresentato un punto di riferimento. Bastò un anno: il 21 giugno 1983 è infatti la data del primo statuto e atto costitutivo di Betania, redatto dal notaio Andrea Borri con il gruppo degli otto soci fondatori.


Così, quarant'anni dopo, si è festeggiato l’anniversario dell’inizio del servizio di accoglienza della comunità, a Betania. La serata è iniziata nella chiesa, con la lettura di una lettera mai recapitata, indirizzata al compianto monsignor Cocchi, il vescovo che affidò a don Luigi il compito di dare vita a quell'oasi di accoglienza alle porte della città e al tempo stesso nel suo cuore.
È seguita la messa presieduta dal vescovo di Parma monsignor Enrico Solmi che, nell’omelia, ha intrecciato la memoria del vescovo Cocchi con l’impegno di don Luigi e dei suoi collaboratori nella crescita della comunità per la presenza nella diocesi di una realtà significativa, per l’accoglienza delle persone che si trovano in difficoltà. Poi la festa è continuata nel cortile della sede di Marore con la cena, introdotta da alcuni brani musicali eseguiti dalla cantante Barbara Barbieri.
Erano presenti in modo informale il prefetto di Parma Antonio Garufi e il sindaco Michele Guerra, mentre alle varie tavole allestite per l'occasione hanno preso posto oltre duecento convitati: c’erano gli ospiti convenuti dalle tredici sedi che oggi costituiscono nel loro insieme la nuova comunità di Betania, gli operatori, i volontari, il consiglio direttivo dell’associazione e degli Amici di Betania, oltre a tanti altri amici e collaboratori.


Il clima di festa ha raggiunto il suo culmine verso la fine della cena: il prefetto ha consegnato la pergamena di socio onorario a dieci persone che si sono distinte nel sostegno alla comunità e nella diffusione dei valori dell’accoglienza e della solidarietà. Il sindaco ha poi consegnato l’attestato di benemerenza a sette operatori della comunità che rivestono ruoli di particolare responsabilità e che si sono distinti per la loro generosa dedizione alla causa perseguita da Betania fin dall'inizio.


Le celebrazioni del quarantesimo continueranno con altre iniziative: la prossima sarà lunedì, Giornata mondiale contro la droga. La sera alle 21, sempre a Marore, è previsto un concerto al quale sono invitati specialmente i giovani, mentre il 6 luglio si terrà a Roccalanzona la tradizionale festa con la messa nell’antico castello, con la cena nel cortile della sede di Betania.
 

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