REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Foto d'archivio
Via libera dalla giunta regionale dell’Emilia-Romagna al riparto e all’assegnazione ai Comuni dei contributi per finanziare gli interventi nelle abitazioni private di anziani e disabili. Sono 2.801 le domande accolte (di cui 179 a Parma), con precedenza alle situazioni più gravi, cioè persone con invalidità al 100% e gravi problemi di deambulazione, e sono state ammesse le spese per la rimozione di gradini, l'installazione di ascensori e montascale, l’adeguamento di servizi igienici e allargamento di porte. In tutto la giunta regionale ha dato via libera al riparto e all’assegnazione ai Comuni dell’Emilia-Romagna di un plafond finanziario che sfiora i 5,4 milioni di euro (a Parma oltre 294mila euro).
Si tratta di risorse provenienti dallo specifico Fondo nazionale e assegnate all’Emilia-Romagna per finanziare gli interventi ammissibili inseriti nelle graduatorie 2023 dei Comuni beneficiari, 319 in tutto da Piacenza a Rimini, la quasi totalità di quelli dell’Emilia-Romagna. Saranno poi le amministrazioni locali ad erogare ai privati le risorse.
Questa la ripartizione provinciale dei contributi, con l’ammontare del finanziamento complessivo e il numero delle domande accolte per ciascuna provincia: Bologna (1.175.239,28 euro; 515 domande accolte); Ferrara (340.398,78 euro; 193); Forlì (565.162,76; 283); Modena (858.345,37;416); Parma (294.693,04 euro; 179 domande accolte); Piacenza (271.897,44; 175); Ravenna (629.635,90;421); Reggio Emilia (651.735,47; 323) e, infine, Rimini (579.598,18; 296 domande accolte).
«Siamo a fianco dei cittadini con disabilità o con gravi limitazioni funzionali nella ricerca delle migliori condizioni di autonomia e nella lotta quotidiana contro le barriere architettoniche», sottolinea l’assessora regionale alla Programmazione territoriale, edilizia e politiche abitative, Barbara Lori. «Questa ulteriore tranche di finanziamenti è finalizzata ad agevolare gli investimenti dei privati per rendere le case sempre più funzionali e facili da vivere a maggior ragione per chi ha delle difficoltà motorie - prosegue Lori - Fondi che si vanno ad aggiungere alle risorse messe in campo dalla Regione per l’eliminazione degli ostacoli alla mobilità negli spazi e luoghi pubblici come piazze, strade e scuole. Quella contro le barriere architettoniche è una battaglia giusta e doverosa - conclude - una battaglia di civiltà, che da anni vede impegnata in prima linea la nostra Regione».
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