carcere
Momenti di tensione e paura, la notte scorsa nel carcere di via Burla. Un detenuto di origini straniere, da pochi giorni nel carcere di Parma è stato protagonista di un episodio che poteva creare gravi effetti al personale di polizia penitenziaria e agli altri detenuti. Un carattere difficile e violento che ha reso necessario il trasferimento da un altro carcere ma che ha creato non pochi problemi anche qui in via Burla. Nella notte ha dato fuoco al letto dopo aver tentato di ferirsi. Sono intervenuti gli agenti che hanno spento l'incendio. Durante le operazioni, però, uno di loro è rimasto intossicato e ferito da alcuni pezzi di ceramica lanciati dal detenuto che poco prima aveva anche distrutto i sanitari della cella. Per l'agente 5 giorni di prognosi.
Lo denuncia il Fns Cisl dell'Emilia Romagna in una nota in cui espime preoccupazione "per l’insostenibilità dell’attuale assegnazione dei tanti, troppi, circuiti detentivi che costringe il personale dell’Istituto ducale a lavorare in perenne affanno e insicurezza". Con un dato, il carcere di Parma è quello con maggiore capienza del distretto sia per quanto riguarda i detenuti facinorosi che quelli ammalati. Il carcere di Parma, difatti, è l’unico nel distretto ad aver destinato ben 25 camere di pernottamento, per una capienza totale di 50 detenuti, al sotto circuito di cui all’art. 32 O.P. e, allo stesso tempo, ben 4 sezioni detentive ai detenuti ammalati.
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