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«Varchi, una raffica di multe nonostante il permesso», la protesta dei commercianti

Infomobility: «Serve l'abbonamento»

«Varchi, una raffica di multe nonostante il permesso»

di Pierluigi Dallapina

14 Febbraio 2024, 09:42

Avanti e indietro sotto il varco elettronico per andare al lavoro. Routine. Ma anche no, perché per alcuni commercianti del centro storico questo è stato un inizio anno con imprevisto. Anzi, con salasso, dato che le multe sono iniziate ad arrivare a raffica. E si parla di 89 euro a volta, mica spiccioli. «Abbiamo fatto ricorso al prefetto, sono multe ingiuste» è la lamentela dei commercianti multati. Ma perché?

Il malinteso nasce da una mail di fine dicembre di Infomobility. Ecco il passaggio incriminato: «I permessi di transito e sosta in scadenza il 31 dicembre 2023, sono tutti prorogati al 31 marzo 2024». I permessi, ma non gli abbonamenti. E qui nasce l'equivoco, perché anche se il permesso resta valido per altri tre mesi, i negozianti (ma non i residenti) per poter entrare in centro storico con l'auto e per poter parcheggiare devono comunque pagare l'abbonamento.

«Vista la proroga, mi sono detto, pagherò con calma a gennaio, ma verso il 10 gennaio ricevo una telefonata da Infomobiliy dove mi viene detto di stare attento, perché sto transitando sotto il varco elettronico per venire in centro senza averne diritto». Michele Brembilla, 44 anni, è il titolare, insieme al padre e alla sorella, della farmacia in via Mazzini e per ora ha collezionato otto multe. «Ho immediatamente fatto ricorso al prefetto - taglia corto -. Sembra uno scherzo. Prima Infomobility manda la mail in cui dice che il permesso è prorogato fino a fine marzo, e poi vengo multato perché non ho pagato».

Matteo Carboni, 50 anni, titolare dell'omonima gioielleria sotto i portici di via Mazzini, è nelle stesse condizioni del vicino farmacista. «A fine dicembre ho ricevuto la mail di Infomobility che parlava della proroga della validità del permesso. Pensavo di poter pagare con calma e invece le multe sono iniziate ad arrivare». Per il momento Carboni ne dovrà pagare sei. E per fortuna che è stata un'impiegata di Infomobility ad avvisarlo. «Verso il 10 gennaio mi hanno telefonato dicendomi che stavo transitando sotto il varco, ma che non avevo pagato». Di sicuro, quello che Carboni non vuole pagare sono le multe. «Anche io ho fatto ricorso al prefetto. Quella mail mi ha tratto in inganno».

Michele Ziveri, amministratore unico di Infomobility prova a fare chiarezza. «Nella nostra mail si parlava di proroga dei permessi, ma chi ha un'attività in centro sa che oltre al permesso, che gli costa 10 euro, deve pagare anche un abbonamento, che può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale. E per quello non è stata stabilita nessuna proroga». Ziveri su un punto è molto netto: «Non si può pensare di entrare gratis in centro storico fino al 31 marzo. E poi faccio notare che è stata la stessa Infomobility ad avvertire i commercianti, per evitare che continuassero a prendere delle multe passando sotto il varco».

Alberto Brembilla, uno dei tre titolari della farmacia in via Mazzini non ci sta: «Noi dobbiamo pagare per venire a lavorare e per garantire un servizio, mentre dopo le 19.30, quando il varco è spento, in centro è il caos. Siamo trattati come cittadini di serie B».

Pierluigi Dallapina

© Riproduzione riservata

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