Gabriele Buia
"Le recenti elezioni europee ci vedono proiettati verso un nuovo periodo. L'Unione Europa non sempre è stata in grado di reagire prontamente alle sfide mondiali. Di conseguenza, oltre ai naturali presupposti di sicurezza, basilari per ogni forma di sviluppo e crescita, alla prossima governance europea noi chiediamo una visione industriale innovativa, concreta e non ideologica".
Lo ha dichiarato, durante il suo discorso Gabriele Buia, presidente dell'Unione parmense degli industriali, in occasione della 79esima assemblea annuale.
Buia ha anche sottolineato che Parma è quinta provincia in Italia per valore aggiunto procapite con una produzione industriale cresciuta dell'1,5% e il fatturato totale con una variazione media del 5% pur nel quadro delle luci e delle ombre dell'economia nazionale. Il presidente ha poi rivendicato il sostegno dato all'aeroporto - "non per il tornaconto diretto dell'associazione, ma solo ed esclusivamente a favore del territorio" - nonostante il clima "spesso di avversione manifesta verso un'infrastruttura che non più che portare beneficio alla città". Poi ha espresso soddisfazione per l'intesa tra Regione Emilia-Romagna e Regione Lombardia per il completamento della Tirreno Brennero e ha riproposto con forza il tema della fermata dell'Alta velocità nel Parmense. Se non è possibile una fermata in linea allora bisogna usare l'interconnessione, "un opera costata 120 milioni di euro e subito abbandonata".
Il presidente Buia ha ricordato anche l'importanza del nuovo Piano urbanistico generale (Pug): "Parma necessita di uno strumento per il governo del territorio semplice, flessibile rapidamente attuabile e che permetta concretamente la rigenerazione urbana". L'Upi, così, è pronta a collaborare con il Comune.
Buia ha poi ricordato il recente successo di Cibus e il valore creato di Fiere di Parma, per poi passare all'importanza della formazione e dell'Università di Parma, ricordando le tante iniziative di alta formazione che sono essenziali per lo sviluppo del capitale umano e di conseguenza per il tessuto economico della provincia.
Il presidente poi ha espresso preoccupazione per l'epidemia di peste suina "che ha toccato la nostra provincia". Purtroppo e nonostante la professionalità e competenza dei servizi veterinari, ha notato Buia, la risposta "degli altri organi preposti non è stata tempestiva ed adeguata", essendo passati due anni dalla denuncia della situazione all'ottenimento del" decreto per l'eradicazione degli animali con l'impiego dell'esercito". Ora però deve cambiare l'approccio alla malattia a livello europeo che "penalizza oltremodo i nostri stabilimenti di produzione che garantiscono livelli assoluti di sicurezza delle proprie lavorazioni".
Il discorso si è concluso con il ringraziamento sentito all'azione delle Forze dell'ordine per la loro attività a tutela della sicurezza. Il presidente ha ricordato che "pur in un contesto in cui non mancano problemi ed episodi di microcriminalità che creano allarme e preoccupazione tra i cittadini", questi ultimi non vanno enfatizzarti per "non mandare messaggi sbagliati sulla nostra città".
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