PARMA
Chiara Petrolini è arrivata in tribunale a Parma per l'interrogatorio di garanzia nel primo pomeriggio.
Per evitare il più possibile i fotografi è entrata dall'ingresso secondario della Procura.
Chiara si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Spiega il difensore Nicola Tria: "Una scelta meramente difensiva. Ciò non esclude che ci possano essere altre occasionio per farsi interrogare".
"La famiglia chiede il rispetto della privacy"
«Colgo l’occasione per dire una cosa che mi preme: la famiglia tutta chiede che si rispetti in qualche modo la riservatezza di ciascuno dei suoi componenti, la sofferenza che questa vicenda ha causato e sta causando e che si rispetti anche il legittimo silenzio che hanno scelto di mantenere in questa vicenda. Una vicenda tragica da qualunque punto di vista la si voglia guardare e anche particolarmente complessa io credo». Lo ha detto all’uscita dal tribunale di Parma l’avvocato Nicola Tria, difensore di Chiara Petrolini.
La 21enne «ha parlato due volte con gli inquirenti - ha ribadito il legale - e non è escluso che lo faccia nuovamente. Ultima cosa, non ho intenzione di partecipare a processi paralleli sui media, di anticipare scelte o strategie difensive, sono fermamente convinto che al di là del clamore mediatico che c'è su questa vicenda e del valore del vostro lavoro - ha sottolineato riferendosi ai giornalisti - i processi si fanno in tribunale e quello è l’unico luogo esclusivo in cui si accertano le responsabilità e si ricostruiscono i fatti».
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