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Parma, nel 2023, è al terz'ultimo posto come numero di incidenti stradali in regione, 1434. E', invece, quinta come numero di morti 24. 1853 i feriti. L'Istat ha pubblicato i dati sugli incidenti sulle strade della nostra regione e, dato confortante, la nostra provincia ha la differenza più grande come numero di morti in meno rispetto al precedente dato del 2022, 24 contro 36, un -12 che solo Ravenna ha.
L’anno 2023 in regione è caratterizzato da una stabilizzazione nella mobilità rispetto al 2022, anno nel quale era stato rilevato un netto incremento, in termini di spostamenti registrati, rispetto al periodo delle fasi più acute della pandemia. Sul fronte dell’incidentalità stradale si registra, a livello nazionale, un lieve miglioramento per il numero delle vittime rispetto all’anno precedente (-3,8%); in controtendenza aumentano incidenti (+0,4%) e feriti (+0,5%), seppur in maniera contenuta.
In Emilia Romagna, nel 2023, si sono verificati 16.809 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 279 persone e il ferimento di altre 21.818. Rispetto al 2022 aumentano, più di quanto si registri a livello nazionale, il numero degli incidenti (+0,8%) e i feriti (+0,7%), mentre diminuiscono le vittime (-10,3%). Nel 2023 il maggior numero di incidenti (11.945, il 71,1% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 118 morti (42,3% del totale) e 14.645 feriti (67,1%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano lievemente sulle autostrade e strade urbane, ma l’incremento maggiore si verifica sulle autostrade (+3,3%), seguite dalle strade urbane (+1,2%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle autostrade (3,9 decessi ogni 100 incidenti) e sulle strade extraurbane (3,2 decessi ogni 100 incidenti). Sulle strade urbane il 46,1% dei sinistri stradali si verifica lungo un rettilineo, percentuale che sale al 57,6% sulle strade extraurbane. Seguono in ambito urbano gli incidenti che avvengono presso un incrocio e un’intersezione (rispettivamente 19,5% e 19,4%), quelli che si verificano nei pressi di una rotatoria (7,8%) e di una curva (6,3%). Per le strade extraurbane il 17,1% degli incidenti si verifica in prossimità di una curva, il 10,4% nei pressi di un’intersezione, il 9% nei pressi di un incrocio e il 4% in corrispondenza di una rotatoria.
Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Emilia Romagna 4.778 incidenti (28,4% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 7.747 (il 46,1% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 10.086 persone (46,2%) e 127 sono decedute (45,5%). I mesi più critici sono stati luglio e giugno, con rispettivamente il 10,6% e il 9,7% degli incidenti. A ottobre, inoltre, si è registrato il 10,4% delle vittime della strada . L’81,1% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8.00 e le 21.00, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nelle fasce orarie tra le 2.00 e le 3.00, tra le 3.00 e le 4.00 (rispettivamente 4,4 e 4,3 morti ogni 100 incidenti) e tra le 23.00 e le 24.00 (3,5 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (1,7 morti ogni 100 incidenti) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 40,5% degli incidenti notturni, il 42,9% delle vittime e il 42,0% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 3,0 decessi ogni 100 incidenti, il valore più elevato si registra il venerdì notte (4,4).
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