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Appello

«Ci sono sempre più persone in strada: è emergenza, servono soluzioni»

Il Ciac: «Ognuno faccia la sua parte»

««Ci sono sempre più persone in strada:  è emergenza, servono soluzioni»

26 Dicembre 2024, 09:58

Il numero di persone senza un tetto sopra la testa aumenta di giorno in giorno. La denuncia arriva dal Ciac. Le ragioni sono diverse: c’è chi è italiano e chi è privo della cittadinanza, chi viene da lunghe esperienze di grave marginalità e chi si trova per la prima volta a vivere in questa condizione, chi ha problematiche anche gravi di salute, chi ha un permesso di soggiorno solido e chi è irregolare, c’è chi un lavoro ce l’ha ma non riesce a trovare nessuno che gli affitti una stanza.

A questi si aggiungono le tantissime persone che vivono in situazioni abitative estremamente precarie, altri che non riescono ad avere un regolare contratto di affitto perché il proprietario “preferisce” percepire molti più soldi non tassati, in nero, senza considerare non solo la violazione della legge ma anche le gravi ripercussioni che questo ha sull’ottenimento o il mantenimento dei documenti per chi è straniero.

Il Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale (Ciac) ha un osservatorio certamente parziale su queste situazioni, ma sufficiente per lanciare l’allarme. «Tanti altri soggetti – istituzionali e non – vedono e intervengono - si legge - nei limiti delle loro risorse e della loro volontà. Dai nostri sportelli capillarmente diffusi nella provincia, dall’attività della nostra unità di strada, dai dati dei nostri servizi più di bassa soglia e soprattutto dalla lista d’attesa provinciale unificata attraverso cui raccogliamo e condividiamo pubblicamente le richieste di accoglienza dei cittadini stranieri, la situazione è così grave da richiedere un nuovo slancio e una nuova responsabilità da parte di tutti gli attori in campo».

«Senza voler evocare in nessun modo una “guerra tra poveri” su chi ha più diritto e urgenza di veder risolta la propria situazione - si legge ancora - segnaliamo che a metà dicembre la lista d’attesa unificata conta 94 persone con necessità di accoglienza. Di queste: 5 hanno problematiche sanitarie gravi, altri 11 con problematiche sanitarie più leggere, 4 hanno condizioni di disagio mentale. I richiedenti asilo sono 46, 21 dei quali senza fissa dimora e 18 in accoglienza informale (che significa ospitati provvisoriamente da connazionali, in qualche caso da italiani ma senza possibilità di stabilire la residenza o di essere accolti in modo formale e permanente). Nella stessa lista di attesa anche 30 titolari di protezione internazionale».

Ciac sta cercando di intervenire ma «il freddo non dà tregua e si rendono necessari e urgenti interventi estesi e tempestivi, fossero anche di carattere temporaneo. Grida vendetta che, solamente a Parma città, sono stimati oltre 14mila appartamenti sfitti. È il momento di non voltarsi dall’altra parte e fare ciascuno ciò che è nelle proprie facoltà e ruolo».

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