Solidarietà
In via Toscana c’è un nuovo defibrillatore che porta con sé il ricordo di Stefano Casoli. A poco più di un anno dalla scomparsa di Stefano, il Circolo Arci Indomita, «Gli Amici di Stefano Casoli» e il comitato di quartiere «Via Toscana svegliati», hanno portato avanti una raccolta fondi che è finalmente arrivata alla cifra desiderata di 3000 euro. Così è stato acquistato il nuovo defibrillatore, che è stato posto fuori dalla Farmacia Tomatis, e che entra a far parte della rete di defibrillatori gestiti dall’Assistenza pubblica.
«Sono venuto con piacere ad inaugurare questo nuovo defibrillatore – ha affermato il sindaco Michele Guerra – che è la dimostrazione di come i nostri quartieri siano fatti di persone che si prendono quotidianamente cura gli uni degli altri». Guerra ha sottolineato «la forza identitaria di comunità che resiste nei quartieri della città e che nasce da sentimenti radicati di aiuto verso il prossimo. È un patrimonio che tutti insieme abbiamo il dovere di difendere e alimentare».
L’inaugurazione è stata l’occasione per ricordare Stefano. «Stefano Casoli lavorava alla Ford come meccanico ed è sempre vissuto e cresciuto nel quartiere – ha raccontato Francesco Carpi, presidente del Circolo Arci Indomita, -. Il fatto che gli amici e le persone che lo conoscevano abbiano voluto sostenere questa raccolta fondi vuol dire che la comunità si sente parte del quartiere e iniziative come questa contribuiscono a tenere vivo questo senso di appartenenza».
«Ne abbiamo passate tante insieme – ha ricordato Matteo Cavalca, di «Amici di Stefano Casoli», - Stefano era un grande appassionato di motori, interesse che ha coltivato per tutta la vita. Credo che questo dono alla città sia il modo migliore per mantenere vivo il suo ricordo».
All’inaugurazione era presente anche la sorella, Cristina Casoli. «Provo grande gratitudine per tutto ciò – ha raccontato commossa -. Stefano ha lasciato dietro di sé un’eredità composta da valori importanti, uno di questi è l’amicizia e la mattinata di oggi ne è la dimostrazione». «E’ l’ennesimo passo in più verso il sogno di avere una città completamente cardio-protetta – ha affermato Maurizio De Vitis, presidente di Assistenza Pubblica Parma, -. Siamo a più di ottanta defibrillatori sparsi per la città sotto il nostro controllo e tra poco inaugureremo un’app in grado di migliorare ancora di più questa rete di controllo».
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