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curiosità

Quei telefoni e quelle cabine di una volta: ora c'è un museo e si trova ad Alberi - Foto

di Nicolò Bertolini

10 Luglio 2025, 09:56

Un museo enorme: 500 pezzi della telefonia pubblica italiana ed un assaggio di internazionalità. Cabine, anche molto rare come la riproduzione realizzata dal team di Micael Man della prima cabina telefonica istallata in Italia, scala 1 ad 1 utilizzata per il film Enzo Ferrari l’anno scorso. Poi pezzi storici come il container di Nassiria realizzato da Prosider per la guerra di Nassiria nel 2003 che era dove c’è stato il grande attentato e dove i soldati italiani potevano chiamare casa. Ma non solo; altre decine di chicche di cabine telefoniche esposte in un’area esterna e in alcuni casolari ad Alberi di Vigatto.

Oltre che le cabine e i telefoni decine di gadget, elenchi, cambia gettoni e apparati realizzati per il sociale come il primo telefono pubblico per i sordomuti. Per fare un tuffo nel passato potete seguire il profilo Instagram del museo e prenotare la vostra visita guidata. Il museo è totalmente gratuito ma si accettano offerte per il mantenimento di questa grande opera. «Questo percorso durato ben oltre 18 anni della mia vita – spiega Leonmario Moretti, fondatore del museo - non deve essere solo un accumulo di materiale vuoto e freddo ma ben sì un filo conduttore (in rame) che porta dall’inizio del secolo scorso ad oggi e utile per comprendere al meglio le nostre origini prima degli smartphone»

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