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Parma, entra in chiesa, forza il tabernacolo e ruba la pisside d’argento. Denunciato 40enne italiano (appena uscito dal carcere)

Parma: entra in chiesa, forza la porta del tabernacolo e si impossessa della pisside d’argento, poi si allontana nascondendola sotto la maglietta. denunciato 40enne italiano

28 Luglio 2025, 11:17

Nei giorni scorsi, un’accurata indagine dei Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente ha portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di Parma di un 40enne italiano, che in esito ad approfonditi accertamenti e verifiche, è ritenuto il presunto responsabile del furto aggravato di un oggetto religioso dalla Chiesa di San Bartolomeo.

L'indagine è scattata a seguito di un episodio inquietante. Nel pomeriggio del 19 luglio, il sagrestano ha telefonato al sacerdote della parrocchia dei Santi Bartolomeo e Alessandro per informarlo che, durante la mattinata, approfittando dell'orario di apertura, qualcuno aveva forzato il “tabernacolo” e rubato la “pisside”, un oggetto liturgico usato per conservare le ostie consacrate dopo la celebrazione Eucaristica.

Il sacerdote, immediatamente accorso in chiesa, ha constatato il furto e ha richiesto l'intervento dei Carabinieri, che sono prontamente intervenuti con una pattuglia della Stazione di Parma Oltretorrente, effettuando un primo sopralluogo.

I militari hanno subito notato la presenza di telecamere di sicurezza all'interno della chiesa, installate per monitorare il flusso dei numerosi turisti. Hanno quindi estrapolato i filmati relativi alla fascia oraria del furto. Contestualmente, il parroco si è recato nella caserma di via delle Fonderie per sporgere denuncia, descrivendo nei minimi dettagli la pisside in argento rubata.

L'analisi approfondita dei filmati da parte dei Carabinieri ha permesso di ricostruire con precisione la dinamica del furto e la giusta concatenazione degli eventi. Le immagini hanno rivelato che alle 12:30 del 19 luglio un uomo, vestito in modo sportivo, è entrato in chiesa e si è soffermato ad osservare le cassette delle offerte. Dopo aver atteso che gli altri presenti uscissero, si è diretto rapidamente verso il pulpito, ha raggiunto il tabernacolo, ne ha forzato la porta e ha asportato la pisside, nascondendola sotto la maglietta per poi allontanarsi con fare disinvolto, nonostante l'evidente rigonfiamento.

L'uomo, però, non aveva previsto la presenza delle telecamere, che hanno registrato ogni sua azione. I Carabinieri, estrapolando alcuni fotogrammi, sono riusciti ad isolare il volto del sospettato.

La profonda conoscenza del territorio da parte dei militari e delle persone con una spiccata attitudine a commettere tali tipi di reati ha permesso di restringere il campo dei sospetti ad una cerchia ristretta di individui con tratti somatici simili.

Ulteriori comparazioni con specifiche banche dati e software hanno permesso agli investigatori dell’Arma di identificare il presunto responsabile: si tratta di un 40enne italiano senza fissa dimora, con numerosi precedenti penali e di polizia, in particolare per reati contro il patrimonio.

Al termine dell'indagine, e dopo aver acquisito i necessari riscontri probatori, il 40enne, uscito dal carcere da pochi mesi, dopo aver scontato più di due anni di condanna, è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria.

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