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Carabinieri

Sorpresi con attrezzi da scasso e documenti falsi: arrestato un 20enne e denunciato un 18enne

parma: sorpresi con attrezzi da scasso in un area residenziale della citta’, uno dei due esibisce documenti falsi. arrestato 20enne straniero, espulso nel 2024 e rientrato irregolarmente in italia e d

19 Ottobre 2025, 10:06

I carabinieri li hanno notati subito: due uomini incappucciati, che si muovono furtivamente lungo via Langhirano non sono passati inosservati. Agitati, i due: soprattutto quando i militari li hanno fermati per un controllo. Non sono stati in grado di giustificare la loro presenza in quella zona della città, dichiarandosi entrambi di passaggio e senza una dimora stabile in Italia. Come è finita? Con all’arresto di un 20enne straniero, ritenuto il presunto responsabile del reingresso irregolare nel territorio dello Stato e del possesso di documenti di identificazione falsi. Nell’ambito della stessa attività investigativa, un 18enne che era insieme all’arrestato è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma, poiché ritenuto il presunto responsabile di porto di oggetti atti ad offendere.

Sottoposti a perquisizione, infatti, uno dei due è stato identificato tramite il passaporto e la carta d’identità emessi da uno stato estero in un 20enne, è stato trovato in possesso di una torcia, mentre l’altro, un 18enne connazionale, è stato trovato con un cacciavite lungo 26 cm nascosto nei pantaloni.

I successivi e immediati controlli alle banche dati in uso alle forze di polizia hanno evidenziato una mancanza insolita di elementi, specialmente riguardo agli spostamenti geografici del 20enne tra uno stato e l’altro. Per questo motivo e per consentire il sequestro del cacciavite, i due uomini sono stati accompagnati in caserma, dove sono stati foto-segnalati.

Dall’esame delle impronte digitali del 20enne è emerso che aveva fornito una falsa identità pur avendo la stessa età anagrafica, rendendo presumibilmente falsi i documenti esibiti, che sono stati dunque sottoposti a sequestro.

Approfondendo l’indagine, i carabinieri hanno accertato che il 20enne era già noto per reati pregressi in materia di stupefacenti, furto in abitazione e violazioni sulle norme d’immigrazione. Hanno inoltre verificato che era stato espulso dall’Italia nel luglio 2024 in esecuzione di una sanzione accessoria di una sentenza del Tribunale di Parma, per il suo arresto relativo al reato di ingresso illegale nel territorio nazionale. L’espulsione, che prevedeva il divieto di rientro nel territorio Schengen fino al luglio 2029, era stata eseguita imbarcando il 20enne su un natante alla frontiera marittima di Ancona, diretto al suo paese d’origine.

A questo punto, per i carabinieri, il quadro indiziario è apparso chiaro: il 20enne era riuscito a rientrare clandestinamente in Italia, eludendo i controlli di frontiera e violando le prescrizioni della precedente espulsione, portando con sé due documenti personali contraffatti nel tentativo di passare inosservato. Raccolti tutti gli elementi probatori, a conclusione della tempestiva attività d’indagine, i carabinieri hanno dichiarato il 20enne in stato di arresto e denunciato il 18enne all’Autorità giudiziaria.

Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha condannato il 20enne a otto mesi di reclusione e ha disposto nei suoi confronti l’immediata espulsione dal territorio nazionale. I carabinieri hanno quindi accompagnato il 20enne al Cpr di Torino in attesa dell’esecutività dell’espulsione.

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