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- Inaugura a Parma il Must, il primo Museo di Storiografia Naturalistica d’Italia, con un mini-festival di tre giorni (30, 31 ottobre e 1 novembre) per celebrare il nuovo percorso espositivo che intreccia storiografia e mondo naturale secondo un approccio moderno, immersivo, sensoriale e inclusivo, un viaggio nel tempo dove ogni collezione rivela la concezione naturalistica della sua epoca. Voluta dall’Ateneo e finanziata dal Pnrr del ministero della Cultura, la nuova esposizione nasce dalla riqualificazione del Museo di Storia Naturale dell’Università, ora raccolto in un’unica sede, completamente accessibile.
Il corpus dei reperti conta circa 6.000 elementi esposti, moltissimi dei quali, prima non fruibili, sono stati riportati a splendore e hanno trovato nuova importanza attraverso collocazioni che li valorizzano. E in una serie di quadri animati i protagonisti delle varie sezioni, interpretati da attori in costume, raccontano in prima persona le loro collezioni, ma anche le caratteristiche che presentava il Museo nella propria epoca. In mostra anche installazioni ambientali, come accade per due spettacolari wunderkammer, il salotto di Maria Luigia d’Asburgo e gli studioli di Pellegrino Strobel e Angelo Andres, capaci di garantire al visitatore un’esperienza estetica totale, catapultandolo nell’atmosfera del tempo in un viaggio attraverso i secoli.
Tra le tante tappe del Museo, nella sezione di paleontologia un delfino reca i segni di predazione da parte di un grande squalo bianco - pezzo unico al mondo - ed è visibile lo scheletro, pressoché completo, di una balenottera di circa otto metri, entrambi di età pliocenica, mentre una wunderkammer offre una divagazione sulla collezione anatomica-clinica di ceroplastiche risalente alla fine dell’Ottocento di Lorenzo Tenchini, medico abilissimo nel produrre maschere facciali di criminali seguendo le teorie fisiognomiche e criminologiche di Cesare Lombroso. In una seconda wunderkammer, ipermoderna e futurista, in un tripudio di colori trovano posto quasi 300 cassette entomologiche: è la collezione di lepidotteri e coleotteri locali ed esotici realizzata da don Ezio Boarini e acquisita dal Museo negli anni Novanta. (ANSA).
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