AGRICOLTURA
Saranno quasi raddoppiate nel 2026 le risorse per le polizie provinciali nel contrasto alla peste suina africana in Emilia-Romagna: i fondi per le attività di depopolamento dei cinghiali saliranno a 1,8 milioni. A breve inoltre sarà approvato un nuovo bando per la biosicurezza da 2,6 milioni, che si aggiungono agli 11,1 già messi a disposizione dalla Regione in questi anni. Il quadro è stato delineato dagli assessori regionali all’Agricoltura, Alessio Mammi, e alla Sanità, Massimo Fabi, durante una commissione assembleare dedicata alla peste suina africana e alla Blue Tongue, alla presenza del commissario straordinario Giovanni Filippini. Tra gli elementi sottolineati, anche il potenziamento delle risorse per la sorveglianza attiva, che permetteranno di verificare l'assenza del virus e il percorso di rimodulazione delle aree sottoposte a restrizione.
Il commissario Filippini ha descritto la situazione in regione, riferendo che la filiera coinvolge almeno 40mila famiglie: «L'anno scorso abbiamo dovuto abbattere più di 130mila suini, la strada è quella della prevenzione, i risultati si vedono, presto il Piacentino non sarà più a rischio tre (zona infetta con più restrizioni), l’ultimo focolaio registrato è di gennaio». Nello specifico sulle barriere: «Nei prossimi mesi verrà istallata una barriera di contenimento tra il pistoiese e il bolognese (ai bordi della ferrovia, fino a Porretta)».
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