«In arrivo 60 detenuti: carcere sovraffollato»

«In un contesto penitenziario cittadino di annoso sovraffollamento dei detenuti, l’amministrazione penitenziaria e il direttore del carcere cittadino, cosa fanno? Aggravano la già grave situazione riguardante la gestione dei detenuti. E come lo fanno? Inseriscono il quarto posto letto nella stanza detentiva, riducendo gli spazi di vita dei soggetti reclusi»: così in un comunicato il sindacato polizia penitenziaria.
L’organizzazione sindacale autonoma è preoccupata «per le ricadute che ci saranno sull’operatività del personale di polizia penitenziaria. Ai circa 60 detenuti che arriveranno a Parma - continua il comunicato -, non corrisponde un’assegnazione adeguata di personale di polizia penitenziaria. I 60 detenuti porteranno un sovraccarico di lavoro che coinvolgerà tutti i servizi penitenziari».
E prosegue il sindacato di polizia penitenziaria: «Portare i turni a 8 ore, in netto contrasto con le normative contrattuali, indurrà il personale alla esasperazione operativa. La stanchezza fisica e mentale, non è un’ottima alleata. Andrà a incidere senza dubbio sulla qualità del lavoro, innescando contrasti con la popolazione detenuta la quale non vedrà soddisfatti i propri diritti».
«Per quanto coscienti dell’attuale congettura penitenziaria, noi non siamo d’accordo per queste scellerate scelte dell’amministrazione - conclude il comunicato del sindacato polizia penitenziaria -. Riteniamo sin d’ora responsabile la catena di comando del carcere cittadino per ogni fatto che vada ad inficiare sulla sicurezza e l’integrità fisica dei colleghi che operano in prima linea. Questo lo diciamo a tutela dei nostri iscritti e di tutto il personale di polizia penitenziaria. Come se non bastasse, in tema di violenza, quanto già accade quotidianamente nelle carceri».
r.c.