La mela armena: così i romani chiamavano l’albicocca, perché pensavano che venisse dall’Armenia. In realtà il frutto dal bell’incarnato arancio viene dalla Persia, se non addirittura dalla Cina e arrivò dopo le conquiste di Alessandro Magno sulle rive del Mediterraneo. Furono gli Arabi a reintrodurre la coltivazione dell’albicocco attorno al X secolo, non solo per finalità gastronomiche ma anche a scopi farmacologici. Ecco una delle ricette proposte da Silvia Strozzi sulla doppia pagina di Gusto Light nella Gazzetta di Parma in edicola.
LA RICETTA: STRUDEL DI ALBICOCCHE
INGREDIENTI 150 g di pasta sfoglia o pasta per strudel 2 cucchiai di confettura di albicocche senza zucchero 5 albicocche 2 cucchiaini di mandorle 1 cucchiaio di pinoli (facoltativo) 2 cucchiai di miele di acacia
PREPARAZIONE Stendete la pasta sfoglia e cospargetela con un velo di confettura di albicocche, quindi con noci e mandorle finemente tritate e se vi piacciono i pinoli. Tagliate le albicocche a pezzetti. Disponetele ordinatamente sulla sfoglia e cospargete di mandorle. Ripiegate la pasta a forma di strudel. Bucherellate, quindi spennellate con miele di acacia e infornate a 180°C per 30 minuti circa. Sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
Difficoltà 2
Tempo 40 min
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