Salsomaggiore
Uno sguardo al passato per uno slancio creativo verso un futuro di evoluzione per la città. Questo lo spirito del progetto «Il Poggio Diana. Idee, strategie, opportunità di rigenerazione urbana» che l’architetto Andrea Mambriani ha presentato all’hotel Regina di fronte a un folto pubblico nel corso di un incontro organizzato da Sinestesia fra le arti.
A fare gli onori di casa Igam Ussaro e Cristina Servini, autori del format Sinestesia fra le arti, che hanno ripercorso l’attività del sodalizio nel corso di quest’anno, mentre il presidente del consiglio comunale Pasquale Russo ha portato i saluti dell’amministrazione comunale e della città. Presenti anche Michela Bonini, assessore ai Lavori pubblici, urbanistica ed edilizia privata, ed Ezio Calza, amministratore della società San Valentino proprietaria di Poggio Diana.
«Si tratta di un progetto che nasce dall’incontro tra la vocazione di Salsomaggiore e la magia di Poggio Diana – ha affermato Mambriani – La chiave di lettura del progetto è da ricercare nel fatto di come la struttura sia legata alla storia di Salsomaggiore ma anche a quella di tanti di noi che hanno vissuto il periodo di splendore di Poggio Diana. Si tratta di un nuovo modus operandi di architettura contemporanea con una visione progettuale per il futuro. Lo sviluppo di questa visione deriva dal pensiero sulla progettualità di Poggio Diana come luogo legato all’identità di Salsomaggiore: in base a questa sinergia si è ideato un parco acquatico all’interno di Poggio Diana, che può tornare ad essere una struttura vincente nell’abbinamento sport, divertimento e benessere in chiave contemporanea. Si tratta di un progetto ambizioso, al quale ho lavorato già dal 2013 al 2019, che comporterebbe investimenti importanti di capitale ma sicuramente con un ritorno sia in termini economici che di presenze». L’incontro si è concluso con un rinfresco.
M.L.
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