stare bene
Lo sapete che la buona salute della pancia del neonato dipende da quella della madre? E che le modalità del parto - cesareo o naturale - hanno importanti conseguenze sulla composizione del «microbiota» del piccolo, cioè dell’insieme di batteri, virus, funghi e protozoi che risiedono nel nostro corpo, fondamentale per il mantenimento del nostro stato di salute? A Parma abbiamo uno dei massimi esperti mondiali del settore, Marco Ventura, docente di Microbiologia, un ricercatore che ha scelto di rientrare dall'estero in Italia e che oggi guida un laboratorio di microbiologia costituito da ricercatori, assegnisti, borsisti e dottorandi e un Centro Interdipartimentale costituito da 17 professori della nostra Università che lavorano all’unisono per gli studi sul microbiota. Il professor Ventura ha avviato uno studio sul microbiota dei neonati e lancia un appello alle future partorienti con cesareo programmato affinché facciano analizzare il microbiota del piccolo.
Cos’è il microbiota intestinale e quando si forma?
Il microbiota intestinale è l’insieme delle cellule microbiche che risiedono nel nostro intestino. Tale comunità microbica colonizza l’intestino al momento della nascita, ed è fortemente influenzata dalla modalità di nascita (parto naturale o parto cesareo), dalla tipologia di allattamento (latte materno oppure con latte ricostituito) e dal contatto con la madre e con l’ambiente circostante. Recentemente è stato evidenziato come esista una vera e propria trasmissione di microrganismi dalla mamma al neonato che sembra non essere casuale e che si realizza al momento del parto e continua anche nelle fasi successive con l’allattamento. Si parla di tramissione verticale di comunità microbiche o di eredità materna di microrganismi, tra i quali alcune specie di bifidobatteri risultano giocare un ruolo fondamentale. Una colonizzazione ad opera di questi microrganismi, definiti salutistici, fin dalla nascita è come come avere tutte le carte in regola per predisporsi per un buono stato di salute negli anni futuri e per l’età adulta. La ricerca sta infatti delineando come una alterazione di questa prima colonizzazione dell’intestino possa essere responsabile della comparsa di malattie/disordini metabolici anche in fase successive della vita.
Il taglio cesareo può influire sulla composizione del primo microbiota intestinale del neonato?
È noto che i bambini nati con taglio cesareo sviluppino un microbiota intestinale profondamente diverso da quelli nati con parto naturale. Nello specifico sono stati evidenziati una riduzione significativa di bifidobatteri ed in particolare di alcune specie ritenute importanti nel regolare il paradigma microbiota-stato di salute dell’ospite come Bifidobacterium bifidum.
Sono state evidenziate possibili conseguenze negative a causa di una modificazione della composizione del microbiota intestinale (aumento di microrganismi non salutari), meglio conosciuta come disbiosi intestinale, sul piano della salute sia a breve che a lungo termine dovuta ad alterazioni della funzionalità del sistema immunitario e del metabolismo dell’ospite. Sul piano epidemiologico è stato evidenziato come i bambini nati con taglio cesareo mostrino una maggiore predisposizione a sviluppare infezioni respiratorie, asma, obesità, ipertensione e alterazioni del sistema neurocognitivo.
Cosa possiamo fare?
Recenti evidenze indicano che una supplementazione già al momento della nascita con alcuni particolari specie di bifidobatteri possano contribuire a «correggere» una possibile alterazione del composizione del microbiota intestinale derivante dal taglio cesareo. Anche a Parma è in corso un importante studio diretto a comprendere come l’utilizzo di certi bifidobatteri possano influire positivamente sulla costituzione di un microbiota intestinale il più vicino possibile a quello «naturale» anche nei bambini nati con parto cesareo. Questo studio vede coinvolto lo staff che fa capo al sottoscritto, assieme ai pediatri professor Sergio Bernasconi, dottor Andrea Canali e al centro il Day Service ambulatoriale afferente all’Unità complessa di Ginecologia e ostetricia dell’Azienda ospedaliera-universitaria di Parma, diretta dal professor Tullio Ghi. In tale studio, rivolto a mamme e nascituri nati da taglio cesareo non in emergenza, vengono raccolti tre campioni fecali e un campione di urine del neonato duranti i primi mesi di vita per valutarne unicamente la composizione microbica. Tale studio è finalizzato ad avere un quadro più completo di come la ricerca si potrà muovere in futuro per intervenire ed influenzare già alla nascita una corretta colonizzazione da parte dei microrganismi buoni, per avere tutte le carte in regola per una salute sana in futuro.
Le future mamme possono partecipare?
Se sei una futura mamma che dovrà partorire con taglio cesareo programmato puoi scrivere al seguente indirizzo email per avere più dettagli riguardo allo studio: ricerca.prl2010@gmail.com.
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