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Se lui non «funziona» a letto. I farmaci e le nuove protesi

Primo passo, analizzare le cause del problema. Dimenticando paure e vecchi tabù

Se lui non «funziona» a letto.  I farmaci e le nuove protesi

12 Giugno 2024, 13:19

La disfunzione erettile colpisce il 13% circa della popolazione maschile. La sua incidenza aumenta con l’avanzare dell’età: quasi il 40% dei pazienti intorno ai 50-55 anni e il 50% degli over 70 ha problemi di erezione. Una patologia dall’impatto importante, che ha ripercussioni psicologiche e relazional di grande rilievo.
Della disfunzione erettile e delle sue terapie si è trattato in un simposio alla casa di cura Città di Parma con relatori Andrea Loreto ed Edoardo Pescatori, specialisti in urologia ed andrologia della casa di cura.

Cosa si intende per disfunzione erettile?
«L'incapacità di avere e/o mantenere un’erezione soddisfacente, pur in presenza di un buon desiderio sessuale - spiega Loreto - La disfunzione erettile è un disturbo organico, che può essere sintomo di diverse altre malattie: da patologie cardiovascolari alle malattie neurologiche, dal diabete alle disfunzioni metaboliche. Generalmente aumenta con l’avanzare dell’età e questo è spiegabile poiché più avanza l’età, più aumentano i fattori di rischio cardiovascolari. Anche l’utilizzo di alcuni farmaci può favorire l’insorgenza del problema».

È un disturbo trattabile?
«Con le opzioni terapeutiche oggi a disposizione, tutte le disfunzioni erettili sono trattabili - dice Pescatori - Appena si manifesta il problema sarebbe importante una visita andrologica. Purtroppo troppo spesso ancora oggi, per vecchi tabù, si arriva alla visita quando la patologia è già in fase avanzata».

Quali sono le terapie?
«Inizialmente la patologia può essere trattata con farmaci che però non sempre sono efficaci. Altra opzione terapeutica è rappresentata dalle iniezioni peniene - spiega Loreto - Quando pillole e iniezioni non funzionano (ad esempio in uomini operati per tumore prostatico, nel diabete, in casi avanzati di curvatura del pene, in presenza di problemi circolatori), la chirurgia con impianto protesico permette di ripristinare la funzione erettile».

In cosa consiste la chirurgia protesica peniena?
«La chirurgia protesica peniena permette di avere una soluzione al problema anche in casi più gravi di difficoltà di erezione - spiega Pescatori - La protesi peniena consiste in due cilindri che vengono inseriti nei due cilindri naturali del pene, ovvero i corpi cavernosi. naturali del pene, ovvero i corpi cavernosi. Le protesi si dividono in due tipi, non idrauliche ed idrauliche, e si differenziano dal fatto che i relativi cilindri abbiano una consistenza costante o variabile. I modelli non idraulici forniscono una rigidità costante, ma solo parziale, per cui sono attualmente scarsamente utilizzati, e relegati soprattutto a pazienti con scarsa o insufficiente abilità manuale. I modelli idraulici al contrario riproducono al meglio a comando sia la flaccidità che l’erezione, mediante un piccolo dispositivo di controllo inserito all’interno dello scroto, ed azionato manualmente dal paziente. Nei modelli idraulici i due cilindri sono riempiti di liquido, collegati mediante un sistema a circuito chiuso a una pompa di controllo a livello dello scroto e a un serbatoio. Il tutto è interno all’organismo (dall’esterno non si vede nulla), e anche l’unica incisione fatta per l’inserimento non è poi riconoscibile. La persona con protesi idraulica può ragionevolmente attendersi di ottenere, quando lo desidera, un'erezione di ottima qualità per il tempo desiderato, indistinguibile da un’erezione naturale: il pene ha la stessa sensibilità e capacità di eiaculazione presenti prima dell’intervento. Le protesi garantiscono una grande affidabilità nel tempo. I dati degli impianti protesici vengono raccolti nel Registro Europeo “Phoenix” di implantologia e il nostro gruppo andrologico in Città di Parma è uno dei quattro centri Italiani riconosciuti da questo organismo».
red.sal.



Andrea Loreto (a sinistra) ed Edoardo Pescatori (a destra)
Specialisti in urologia ed andrologia

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