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salute

Cosa fare se qualcuno ha un dolore sospetto di possibile origine coronarica (la nota angina)? C'è un esame al Maggiore

Sindromi coronariche croniche

La riscossa dell'ecostress: efficace e pure  ecosostenibile

di Nicola Gaibazzi

11 Ottobre 2024, 10:05

Poche settimane fa a Londra sono state presentate le nuove linee guida sulle cosiddette sindromi coronariche croniche. 

Semplifichiamo dicendo: «Cosa fare se qualcuno ha un dolore sospetto di possibile origine coronarica (la nota angina)?».

Innanzitutto il paziente va valutato clinicamente (dico scherzando ma non troppo ai nostri specializzandi, mettendo la testa dentro all’ambulatorio e chiedendo “avete bisogno di un dottore?”, mentre sento da fuori che si stanno perdendo nei meandri di tecnicismi di discutibile utilità); quando venga esclusa la presenza di un vero e proprio infarto (facile con un elettrocardiogramma e il dosaggio della ormai famosa troponina nel sangue) qui entrano in gioco le nuove linee guida.

Il paziente dovrà eseguire o una tac coronarica se è a rischio davvero basso (tra 5% e 15% di rischio di essere portatore di una coronaropatia, valutazione per cui esiste ora un calcolatore apposito basato su sintomi e fattori di rischio) o, se il rischio sta nella larga forbice tra basso e medio, 15% e 85%, l’esame da prediligere sarà l’ecocardiogramma da stress (ecostress). 

Ma cos’è l’ecostress? È un esame che esiste da decenni, e che i nostri concittadini hanno la singolare fortuna di avere sottomano nell’ospedale della loro città in uno dei centri di ricerca sorprendentemente più noti al mondo in questo campo, con le modalità tecniche utilizzate nell’unità dipartimentale che mi pregio di dirigere, cardiologia specialistica ambulatoriale. Si esegue infatti in Europa in un solo altro centro, il Royal Brompton di Londra).

In queste linee guida infatti si conferma che tale esame (un esame ecocardiografico eseguito a riposo e poi ripetuto dopo un farmaco apposito, letto da un esperto), che è esente da radiazioni e rischi collegati (usa infatti ultrasuoni) deve essere eseguito con le modalità che iniziai ad utilizzare sin dal lontano 2008, cioè l’utilizzo di microbolle iniettabili, una specie di mezzo di contrasto per ecografia, che aumentano la qualità dell’esame, e con la misurazione della cosiddetta perfusione miocardica.

Pensate che i pochi test alternativi all’ecostress eseguito in questa modalità avanzata non solo non forniscono migliore accuratezza diagnostica (anzi), ma costano fino a 50 volte di più, e per quanto attiene agli indici di sostenibilità (produzione di  chili  di CO2) inquinano 10 volte di più (questo la scintigrafia miocardica, che inoltre espone il paziente anche a radiazioni ionizzanti) o, come il caso della risonanza magnetica usata per questo utilizzo, 100 volte di più. 

Immaginate che questi test vengono eseguiti nell’ordine di milioni all'anno nel mondo e capirete quanto il miglior test può anche essere amico il miglior test per il pianeta!

Pacc.gaibazzi@gmail.com

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