SALUTE
È in arrivo con l’inizio dell’estate la prima ondata di calore, che secondo le previsioni colpirà l’Italia la prossima settimana. E insieme al caldo africano e le temperature che sfioreranno i 40 gradi aumentano regolarmente i casi di malessere e i disturbi legati a fenomeni di alterazione dell’equilibrio idroelettroliotico che possono colpire in particolare le persone fragili e anziane, i neonati o bambini molto piccoli, ma anche persone più esposte ad alte temperature come gli sportivi o certe categorie di lavoratori.
Quando le temperature sono molto elevate, specie con alti tassi di umidità, va in crisi il sistema di termoregolazione che ha il compito di regolare la produzione e la dispersione di calore e per evitare che l'organismo si surriscaldi eccessivamente aumenta la produzione di sudore, che evaporando raffredda la superficie del corpo. Inoltre per disperdere un po’ di calore aumenta la frequenza del respiro e diminuiscono alcune funzioni e attività come l’appetito e la secrezione di alcuni ormoni, in modo da rallentare il metabolismo e quindi la produzione interna di calore.
Se il sistema di termoregolazione non funziona bene e il corpo non riesce a disperdere il calore accumulato, insorge una sintomatologia caratterizzata da stanchezza fisica e debolezza muscolare, difficoltà di concentrazione, sensazione di testa vuota, inappetenza, gonfiore, difficoltà di respirazione e con la disidratazione anche crampi muscolari e svenimenti, fino ad arrivare al colpo di calore, ossia un aumento anomalo della temperatura corporea, che può portare anche a sintomi neurologici come confusione mentale, agitazione, cefalea, perdita di coscienza.
Per evitare problemi alla salute, il primo consiglio è ovviamente quello di evitare di uscire di casa nelle ore di caldo più intenso e mantenersi in ambienti freschi o condizionati. Il Ministero della Salute ha emanato alcuni consigli utilissimi per proteggere in special modo i bambini piccoli (nei quali il sistema di termoregolazione non funziona ancora perfettamente e, causa la superficie corporea ridotta, la sudorazione è meno efficiente) e gli anziani che sudano di meno, per cui fanno più fatica a disperdere il calore accumulato.
Più gli anni passano e meno si avverte il senso della sete: il risultato è che bevendo poco si va incontro più facilmente a disidratazione, uno stato che accentua i malesseri legati al caldo. E’ pertanto consigliato a bambini e anziani, ma anche alle donne in gravidanza e a coloro che hanno patologie cardiovascolari e metaboliche, di uscire di casa nelle ore meno calde della giornata, proteggendo il capo e gli occhi con cappello e occhiali oltre che la pelle con creme antisolari, vestendo abbigliamento leggero largo e traspirante con tessuti preferibilmente di fibre naturali come il cotone.
Negli ambienti domestici e lavorativi ,specie se non si dispone di aria condizionata, vanno schermate le finestre esposte al sole chiudendole di giorno e tenendole aperte di notte, per rinfrescare l’ambiente. L’aria condizionata andrebbe regolata evitando temperature troppo fredde (ideale 26 gradi) e facendo una regolare pulizia dei filtri. Da evitare durante le ore diurne e più calde l’utilizzo di lavatrici e elettrodomestici che producono calore e che quindi andrebbero fatti funzionare alla sera o di notte.
Per ridurre la temperatura corporea si possono fare bagni e docce con acqua tiepida, o bagnarsi viso e braccia con acqua fresca. In casi di temperature molto elevate può essere utile mettere un panno bagnato sulla nuca. L’attività fisica e i lavori più pesanti all’aperto andrebbero effettuati solo al mattino presto o nelle ore serali più fresche e possibilmente in luoghi ombreggiati e poco inquinati. Fondamentale è l’idratazione: bisogna bere almeno due litri di acqua al giorno, evitando bibite gasate o troppo fredde e specialmente le persone anziane devono bere anche se non hanno sete.
Da limitare invece l’assunzione di alcolici e di bevande gassate o troppo fredde. Per non sovraccaricare la digestione, meglio mangiare cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura) ponendo particolare attenzione alla conservazione degli alimenti freschi che andrebbero tenuti in frigorifero. Uno dei luoghi più a rischio è la macchina: se si entra in un’auto parcheggiata al sole, prima di salire meglio aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione.
Quando a bordo salgono i bambini, va prestata attenzione verificando che i seggiolini di sicurezza non siano surriscaldati e quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo. Le persone che assumono farmaci devono fare attenzione sia alla conservazione delle medicine che possono deteriorarsi se tenute al caldo, sia segnalare al medico qualsiasi malessere anche lieve che sopraggiunga perché le diverse condizioni climatiche spesso impongono un aggiustamento della posologia. Nei periodi prolungati di caldo intenso, prestare attenzione a familiari o vicini di casa anziani, specialmente se vivono da soli e se possibile aiutarli a svolgere le commissioni come fare la spesa, ritirare i farmaci ecc...
© Riproduzione riservata
Chirurgia mini-invasiva
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata