salute
La nostra scatola cranica ospita un computer potentissimo che contiene circa dieci miliardi di neuroni, ciascuno dei quali ha in media ben diecimila connessioni per un totale di un milione di miliardi di connessioni che circolano ad una velocità che può arrivare fino a 450 chilometri all’ora e che servono a sviluppare ogni nostra emozione, ogni pensiero, ogni ricordo, ogni decisione, in pratica ogni atto della nostra giornata.
Il cervello consuma molta energia: a fronte di una massa del 2% del peso totale del nostro corpo, necessita di più del 20% del fabbisogno energetico giornaliero e ha costantemente bisogno di rifornirsi perché non si ferma mai e anzi di notte, quando riposiamo, è ancora più attivo di quando siamo svegli.
Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato perché l'attività fisica è un toccasana per la salute mentale migliorando il tono dell'umore e l'autostima, rallentando l'invecchiamento del cervello e attenuando i sintomi di ansia e depressione. Questi benefici derivano da una migliore qualità di metabolismo e circolazione sanguigna indotte dall’esercizio, ma anche dalla secrezione di alcuni ormoni e da processi di neurogenesi (formazione di nuove cellule cerebrali), che aumentano quando si mette il corpo in movimento.
Per la salute del cervello l’esercizio fisico è quindi indispensabile e alcune ricerche hanno documentato che il movimento è in grado perfino di aumentare le dimensioni dell’ippocampo, quella piccola area cerebrale che presiede funzioni importantissime fra cui la memoria e l’attenzione, di migliorare la funzionalità vascolare, di cruciale importanza per la salute dei neuroni, e di mantenere la buona efficienza dei mitocondri, quei piccoli organelli presenti in ogni cellula che trasformano il cibo in energia generando calorie. Quando i mitocondri si indeboliscono producono meno energia e si crea una sovrabbondanza di radicali liberi creando le condizioni per il deterioramento cognitivo.
Vari studi scientifici recenti hanno dimostrato che la contrazione muscolare durante l’esercizio fisico stimola il rilascio di una serie di molecole che influenzano non solo l’umore ma anche altri aspetti dell’attività cerebrale, fra cui la concentrazione. In particolare, l’esercizio fisico regolare migliora le capacità esecutive (cioè la capacità di valutazione, pianificazione, ragionamento e apprendimento) e la memoria.
È appurato che i muscoli sono dei veri e propri organi secretori che rilasciano molecole, dette miochine, durante la loro contrazione. Alcune miochine, entrate in circolo, stimolano la produzione nel cervello di un fattore di crescita chiamato BDNF (brain-derived neurotrophic factor, cioè fattore neurotrofico derivato dal cervello). Il BDNF protegge i neuroni cerebrali, ne stimola la divisione nell’ippocampo e favorisce la formazione di connessioni (sinapsi) tra di essi e quindi la trasmissione nervosa.
Il risultato è il mantenimento strutturale dell’ippocampo e una sua più estesa connettività alla corteccia frontale, con conseguente miglioramento della memoria e di tutte le funzioni cognitive.
Un recentissimo articolo pubblicato alcuni mesi fa da un gruppo di ricerca facente capo ad alcune università spagnole e condotto su oltre trecento pazienti ha dimostrato come praticare regolarmente esercizio fisico nell’età adulta riduca la possibilità di andare incontro da anziani a demenza senile e morbo di Alzheimer.
Le attività e gli sport migliori per il benessere del cervello sono quelli in cui vi è una componente aerobica come la corsa, il ciclismo e il nuoto, ma anche tutti gli sport di squadra. L’attività di tipo aerobico, vale a dire quella di lunga durata ad intensità moderata che utilizza l’ossigeno per produrre energia, comporta non solo un miglioramento delle funzioni cardiorespiratorie, ma anche delle funzioni cerebrali e del volume dell’ippocampo, quella struttura del cervello sede dei processi mnemonici, che spesso si atrofizza con l’avanzare degli anni.
Insieme all’esercizio fisico, è di fondamentale importanza per la salute del cervello anche una corretta nutrizione che dovrebbe prevedere innanzitutto cibi freschi e di buona qualità evitando i cibi che possono contenere prodotti nocivi come coloranti conservanti e additivi.
Mangiare molte verdure crude e cotte ha una funzione importante per disintossicare l’organismo da metalli pesanti, pesticidi e prodotti che inquinano i cibi. Certe piante commestibili come broccoli, cavoli, rucola, cime di rapa, aglio, zenzero e alcuni agrumi come limoni e pompelmo hanno infatti la proprietà di sequestrare le tossine favorendo il loro smaltimento attraverso le feci e le urine.
Va invece accuratamente evitato il cosiddetto cibo spazzatura (fritti , grassi cotti e dolci ) che scatenano l’infiammazione che è la matrice comune di tante malattie e fanno alzare i livelli di insulina danneggiando il cervello. Cibi consigliati per la salute del cervello oltre le verdure sono quelli che contengono i cosiddetti “grassi buoni “come l’olio di oliva extravergine e la frutta secca ricca di grassi monoinsaturi e di omega 3, acidi grassi che contribuiscono a mantenere e migliorare le funzioni cognitive.
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