Il Greenwich Village, il "Village", è il cuore artistico di Manhattan: bohèmien con il suo verde, i bar, i (leggendari) club, i ristoranti e i personaggi che ci hanno girato. Bob Dylan e il Village sono una storia nella storia. Ci ha bazzicato, ci ha abitato qua e là, ci ha amoreggiato e ci ha assorbito ispirazione. E se Washington square è il cuore del Village, mister Zimmerman da Duluth, Minnesota, in Washington Square ha trovato la prima casa e il battesimo del palco, il debutto, la sua prima esibizione ufficiale. Esattamente 60 anni fa: era l'11 aprile del 1961. Al Gerde's Folk City era in cartellone John Lee Hooker. Il proprietario del Gerde's, l'italianissimo (emigrato calabrese) Mike Porco ha bisogno di qualcuno che gli apra la serata.
Il Gerde's nasce come ristorante italiano all'11 della West 4th Street (traslocò anche, ma ora non c'è più), e si trasformò presto nella mecca del folk revival, il locale dove i protagonisti della musica folk made in Usa del momento si esibivano ogni sera. Di fronte aprirà anche il Bottom club. Altro localino dove (tra i tanti) mosse i primi passi newyorkesi un tale di nome Bruce Springsteen. Così per capirci.
Torniamo a Mike Porco, che per quella serata decise di dare fiducia (e il palco) a questo 19enne appena arrivato (clandestinamente su un treno merci, racconta lo stesso Dylan) dal Minnesota. Alloggia all'Earl Hotel (ora Washington Square Hotel) dall'altra parte della piazza, a 19 dollari alla settimana. Qualche strimpellata in giro nei bar della zona ed è già pronto per un'esibizione tutta sua. Porco ha talmente fiducia in lui che gli firma la tessera sindacale e lo manda sul palco. Cappellino di velluto a coste, viso liscio e paffutello: "House of the rising sun", "Song to Woody", "Talking 'Hava Negeilah Blues" e altri due pezzi, uno del suo idolo-maestro Woody Guthrie e un "blues nero". Cinque canzoni, come era prassi allora per i cantanti "spalla". Il resto è storia: sempre al Gerde's lo vedrà esibirsi Shelton (critico di punta del New York Times) aprendogli un'autostrada verso il successo, al Gerde's debutterà Blowin' in the Wind...
Quella sera Dylan non aveva manco 20 anni. Li avrebbe compiuti il mese dopo, il 24 maggio. Facile fare due calcoli: proprio tra un mese compierà 80 anni. E di parole ne verranno scritte tante altre. Noi anticipiamo e iniziamo a fargli gli auguri così.
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