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Non è la Rai, 30 anni fa chiudeva lo show di Boncompagni

Non è la Rai, 30 anni fa chiudeva lo show di Boncompagni

05 Luglio 2025, 17:24

I giochi al telefono, i balletti, le canzoni, gli sketch, i tuffi nella piscina piena di schiuma e gli ammiccamenti che sollevarono anche polemiche feroci: trent'anni fa calava il sipario su Non è la Rai, il teen-show di Gianni Boncompagni popolato da decine di ragazze adolescenti o poco più, diventato negli anni '90 un fenomeno di costume. Mediaset Extra lo celebra domenica 6 luglio, dalle 13 alle 18.30, con una maratona di puntate storiche, che culminerà nell’ultima, quella del 30 giugno 1995: una finale con le lacrime sulle note di T'appartengo, il brano di Ambra Angiolini dal suo primo album omonimo uscito a inizio stagione, e con la partecipazione di alcune delle protagoniste più note delle diverse edizioni.

Primo programma di intrattenimento quotidiano in diretta delle allora reti Fininvest, ideato da Boncompagni e Irene Ghergo e diretto dallo stesso Boncompagni che curava anche le scenografie, Non è la Rai debutta il 9 settembre del 1991, dallo Studio 1 del Centro Palatino di Roma. Nel varietà pomeridiano - che va in onda per quattro edizioni, prima su Canale 5 e poi su Italia 1 -, una moltitudine di ragazze popola il palcoscenico e intrattiene il pubblico con giochi, musica e balletti. La prima stagione è condotta da Enrica Bonaccorti, la seconda da Paolo Bonolis e le ultime due da Ambra Angiolini.

L’idea della folla delle adolescenti era già stata sviluppata dal regista a Domenica in, dove però avevano un ruolo da coro. Qui invece diventano protagoniste, dando vita a vere e proprie forme di divismo da teenaager, alimentando un culto e al tempo stesso critiche. Se folle di ragazzini assediano il Palatino tra lettere, peluche e omaggi floreali, gli ascolti salgono e il merchandising esplode tra album, diari, quaderni, magliette, in particolare dalla terza edizione - affidata ad Ambra che, 'teleguidatà via auricolare da Boncompagni, capitanava un’agguerrita schiera di fanciulle - Non è la Rai finisce nel mirino delle associazioni dei genitori, dei movimenti femministi, di Telefono Azzurro che lamentano la sessualizzazione delle giovanissime protagoniste. Per tutta risposta l’8 marzo 1994 va in onda una puntata, registrata il giorno prima anziché dal vivo, con le ragazze in abito da sposa.

Nello stesso anno diventano un caso anche le dichiarazioni di Ambra in pieno clima elettorale, quando la conduttrice, durante uno dei suoi scambi quotidiani con un diavoletto virtuale che parlava solo a gesti, dice - su input del solito Boncompagni - che Satana tifa Occhetto, mentre il Padreterno sostiene Berlusconi.
Tra ospiti celebri - come Pippo Baudo, Bruno Vespa, Fiorello, Vittorio Sgarbi e Maurizio Costanzo ma anche i Take That e Giorgia - Non è la Rai lancerà, tra le altre, Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore, Lucia Ocone, Antonella Elia, Laura Freddi, Alessia Merz, Yvonne Sciò, Michela Andreozzi, Alessia Mancini, Miriana Trevisan. Tante altre ragazze del programma, invece, sceglieranno una vita diversa, lontana dai riflettori.

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