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La stagione di coppa del mondo 2022-23 che si è chiusa a Soldeu passerà alla storia dello sci alpino come quella dei record grazie alla campionessa americana Mikaela Shiffrin ed allo svizzero Marco Odermatt. La prima è diventata la più vincente di sempre, più brava non solo di tutte le sue colleghe donne ma anche più brava di tutti gli uomini. Inanellando successi su successi Mikaela ha infatti prima eguagliato e poi superato il record donne di 82 vittorie in coppa che apparteneva alla sua connazionale Lindesy Vonn. Poi ha inesorabilmente dato l’assalto al record assoluto uomini di 86 vittorie che apparteneva allo svedese Ingemar Stenmark. Prima lo ha eguagliato per alzare poco dopo ancor piu» l’asticella arrivando a 88 successi. Il tutto a soli 27 anni, con la capacita» di vincere in ogni stagione almeno una decina di gare in tutte le discipline. Il che significa che per quota 100 bisogna solo avere un pò di pazienza.
Prodigiosa anche la stagione di Marco Odermatt, anche lui come Shiffrin vincitore bis della coppa del mondo oltre che di una serie di coppe di disciplina. Vincendo o finendo sul podio quasi in tutte le gare a cui ha partecipato, ha conquistato la coppa con 2042 punti, frantumando così il record di 2000 punti che dal 2000 apparteneva al leggendario Herminator, l’austriaco Hermann Maier.
Ma questa stagione per l’Italia sarà ricordata come quella dell’ennesima conferma che lo sci azzurro vincente è donna. Sono le cifre a dirlo chiaramente: su 31 podi azzurri in questa stagione quelli al femminile sono stati 26 (un record anche questo), solo cinque quelli dei maschi. E le otto vittorie italiane sono state tutte conquistate dalle ragazze della valanga rosa, zero dai maschi. In più ai mondiali francesi di Courchevel le italiane hanno portato a casa due ori ed un argento contro l’unica medaglia, un bronzo, per gli uomini. Con la crisi - si spera temporanea - manifestata dal velocista Dominik Paris, l’Italia ha così evidenziato ancor piu» che ha solo donne come atleti di punta.
Sofia Goggia, innanzi tutto, ormai una star del circo bianco e punto di riferimento nell’alta velocità. E con lei ovviamente anche Federica Brignone e Marta Bassino. Mentre in gigante e nella velocità l’Italia delle donne è una grande potenza, non altrettanto si può invece dire per lo slalom speciale, disciplina una volta amatissima dalle italiane ma che da un lustro invece è in crisi profonda. Ed ancora non sono in vista atlete capaci di risalire la china in attesa delle Olimpiadi di Milano-Cortina.
Tra gli uomini invece sia in speciale che in gigante, con Filippo De Vitis e Tommaso Sala - stanno crescendo nuovi talenti ora poco più che ventenni, senza dimenticare Alex Vinatzer che è capace di prestazioni eccellenti se trova la giornata giusta, come successo in Francia con il bronzo iridato in slalom. Più complicata la situazione per le gare veloci se Paris non dovesse ritrovare già nella prossima stagione gli standard di rendimento che l’hanno reso famoso. Mattia Casse, il più regolare in questa stagione, non è più un ragazzino e all’orizzonte non sono in vista talenti giovani. Insomma, c'è' molto lavoro da fare.
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