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europei 2024

Fabio Monti ci spiega i 10 più di Euro2024

Fabio Monti ci spiega i 10 più di Euro2024

di Fabio Monti

14 Giugno 2024, 18:19

Inizia alle 21 di oggi con Germania-Scozia, all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, l’edizione numero 17 dell’Europeo del pallone, il terzo con 24 squadre al via. Sono 51 le partite in programma, finale allo stadio olimpico di Berlino alle 21 di domenica 14 luglio. Le 24 nazionali sono divise in sei gironi da quattro: passano agli ottavi le prime due classificate di ciascun gruppo più le quattro migliori terze, selezionate in base a: punti; differenza-reti; gol segnati; vittorie; fair-play; ranking qualificazioni. La prima edizione nel 1960 è stata vinta dall’Unione Sovietica; l’ultima nel 2021 dall’Italia, che esordisce domani sera contro l’Albania (gruppo B), poi Spagna-Italia giovedì 20 giugno e Croazia-Italia lunedì 24. Gli ottavi cominciano il 30 giugno; i quarti si giocano il 5 e 6 luglio; semifinali 9 e 10.

ROBERTO MANCINI
I PIÙ BRAVI ROBERTO MANCINI
L’Europeo resta una manifestazione più democratica del Mondiale: le 16 edizioni fin qui disputate hanno avuto ben 10 vincitori: Spagna (1964, 2008 e 2012, unica a conquistare due titoli consecutivi) e Germania (1972, 1982 come Germania Ovest, 1996) con tre successi, Italia (1968 e 2021) e Francia (1984 e 2000) con due e poi con uno a testa Unione Sovietica (1960), Cecoslovacchia (1976), Olanda (1988), Danimarca (1992), Grecia (2004) e Portogallo (2016). Nelle 22 edizioni del Mondiale, i vincitori sono stati solo 8: Brasile (5), Italia e Germania (4), Argentina (3), Uruguay e Francia (2), Inghilterra e Spagna (1).

LUCIANO SPALLETTI
I PIÙ PRESENTI LUCIANO SPALLETTI
Dei 24 c.t. presenti in Germania, cinque sono italiani: con Luciano Spalletti (il più anziano del torneo, 65 anni), ecco Francesco Calzona (Slovacchia), Vincenzo Montella (Turchia), Marco Rossi (Ungheria) e Domenico Tedesco (Belgio). Siccome non è la possibilità di scelta che manchi alle federazioni, il quintetto italiano dimostra la validità di una scuola spesso sottovalutata. Segno che i tecnici italiani sono bravi, preparati e studiano molto. Due i c.t. tedeschi (Julian Nagelsmann e Ralf Rangnick con l’Austria), spagnoli (De La Fuente e Martinez con il Portogallo) e i francesi (Deschamps e Sagnol con la Georgia).

I PIÙ FORTI KYLIAN MBAPPÉ
Chi parte in testa? La risposta è semplice: la Francia (gruppo D), perché è stata finalista al Mondiale 2022, battuta dall’Argentina soltanto ai rigori; perché ha una squadra con giocatori di esperienza (Giroud, classe 1986, su tutti), di talento (Mbappé, basta la parola) e di grande avvenire (Zaïre-Emery, 18 anni). Però la Francia è riuscita a perdere la finale giocata a Parigi nel 2016 e, da campione mondiale in carica, si è fatta eliminare ai rigori dalla Svizzera negli ottavi nel 2021, dopo essere stata in vantaggio 3-1 fino all’80’. Può insidiarla la Spagna, illuminata dal talento di Lamine Yamal del Barcellona, classe 2006.

I PIÙ STRESSATI JULIAN NAGELSMANN
La pressione è tutta sulla Germania, che gioca in casa, come nel Mondiale 2006. Fino al 2014, anno del titolo mondiale in Brasile, sembrava una formazione fortissima, frutto di una organizzazione federale meritevole da ammirare e copiare, poi ha infilato una serie di contro-prestazioni allarmanti: fuori in semifinale all’Europeo 2016 (dopo aver eliminato l’Italia), fuori nella fase a gironi del Mondiale 2018, battuta dall’Inghilterra negli ottavi a Euro 2021, ancora fuori nella prima fase al Mondiale 2022. Il c.t. Nagelsmann, in carica dal 22 settembre 2023, l’ha rivoluzionata e i segni di risveglio si sono visti, ma c’è chi sta meglio e parte davanti.

I PIÙ ATTESI JUDE BELLINGHAM
La domanda, come all’inizio di ogni torneo euromondiale, è sempre la stessa: è l’anno buono dell’Inghilterra? In bacheca c’è soltanto un titolo (il Mondiale 1966), perché gli inglesi sono riusciti a perdere ai rigori (contro l’Italia) anche la finale europea del 2021, giocata a Wembley. Però quella che esordisce fra 48 ore con la Serbia (gruppo C, a Monaco, con grave rischio di incidenti già annunciati) è una nazionale fortissima, visto che può schierare nientemeno che Jude Bellingham, Phil Foden e Harry Kane. Gareth Southgate è il c.t. dal 28 novembre 2016: non un grande stratega, ma stavolta basterebbe non fare danni per andare lontano.

I PIÙ MISTERIOSI GIGIO DONNARUMMA
Sono gli azzurri, che esordiscono domani contro l’Albania, nello stadio del Borussia Dortmund (lo stesso del 2-0 alla Germania nella semifinale mondiale del 2006) da campioni uscenti. Tre anni fa, l’avventura con Roberto Mancini era iniziata con un significativo 3-0 alla Turchia. Il c.t. aveva alle spalle 32 partite e un grande lavoro di selezione. Spalletti arriva all’appuntamento con appena 10 gare da c.t. Come sempre in questi casi, l’Italia, fuori anche dal Mondiale 2022, non parte favorita, ma può dare fastidio a tutti, perché, come ha sottolineato Buffon, «questa nazionale è sottostimata, mentre siamo sicuramente competitivi». E può dimostrarlo subito.

I PIÙ ANZIANI LUKA MODRIC
In un Europeo con tanti ragazzi nati dopo l’anno Duemila, c’è chi non vuole saperne di mollare. Il più anziano del torneo è Cristiano Ronaldo, 39 anni compiuti il 5 febbraio, più che mai fondamentale nel Portogallo. Sarà il primo giocatore a disputare sei edizioni dell’Europeo ed è quello con più partite giocate (25)e più gol segnati nelle fasi finali (14, ma Platini, nel solo 1984 ne aveva segnati 9). C’è un altro irriducibile: Luka Modric, centrocampista della Croazia, avversaria dell’Italia il 24 giugno, che compirà 39 anni il 9 settembre. Il più anziano del torneo è il portiere scozzese Craig Gordon, nato il 31 dicembre 1982.

I PIÙ SORPRENDENTI HAKAN CALHANOGLU
Cercasi sorpresa, in un calcio sempre in cerca di novità. Difficile pensare che possa ripetersi quanto accaduto nel 1992, con la vittoria dei danesi ripescati mentre si stavano godendo le vacanze o nel 2004, con il successo finale della Grecia, guidata da Otto Rehhagel. Una nazionale che in tanti pensano sia destinata ad andare molto avanti è la Turchia (gruppo F, esordio martedì con la Georgia, Portogallo e Repubblica Ceca), con Montella c.t., Hakan Çalhanoglu in mezzo al campo e Kenan Yildiz, 19 anni, in attacco. Un trio che promette bene, sempre che l’interista min sia in riserva dopo la stagione di altissimo livello.

IL PIÙ MIRACOLATO CHRISTIAN ERIKSEN
Sabato 12 giugno 2021, Danimarca-Finlandia (0-1) era stata sospesa al 42’ del primo tempo per l’arresto cardiaco del quale era stato vittima il danese Christian Eriksen, allora giocatore dell’Inter, strappato alla morte dal suo capitano, il milanista Simon Kajer. Le immagini di quel salvataggio hanno fatto il giro del mondo e la partita era ripresa dopo 100 minuti. Nella formazione danese, che esordisce domenica a Stoccarda contro la Slovenia, ci sarà anche Eriksen, visto che il defibrillatore cardiaco sottocutaneo, gli consente di giocare dal gennaio 2022 senza problemi (con il Manchester United e con la nazionale). Il miracolo continua.

I PIÙ SFORTUNATI JOSHUA ZIRKZEE
È stata una marcia di avvicinamento all’Europeo tormentata per molte nazionali, con poco tempo per prepararsi. La squadra che ha visto falcidiata la sua rosa è l’Olanda, allenata da Ronald Koeman: ha perso Frankie de Jong (e il c.t. se l’è presa con il Barcellona); ha dovuto rinunciare a Teun Koopmeiners, infortunatosi all’ultima giornata di campionato con l’Atalanta e anche a Brian Brobbey, attaccante dell’Ajax, bloccato da un problema al bicipite femorale. Così Koeman è stato costretto a richiamare Joshua Zirkzee, già escluso nella preselezione per acciacchi muscolari assortiti, che ha ricevuto la «cartolina precetto» mentre era in vacanza a Miami.

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