lutto
Per i tifosi della Virtus una leggenda, per la nazionale italiana un tassello fondamentale di una stagione gloriosa, quando nei primi anni Ottanta, arrivarono l'argento di Mosca e il titolo europeo di Nantes. Marco Bonamico è morto all’età di 68 anni all’ospedale Bellaria di Bologna, dove era ricoverato da tempo.
Nato a Genova, soprannominato il 'Marine' per la sua intensità difensiva e l’ardore agonistico, Bonamico ha legato la sua carriera soprattutto alla Virtus Bologna, dove ha giocato per numerose stagioni vincendo anche due scudetti, fra cui quello della stella. Quando a metà degli anni Ottanta fu introdotta la regola del tiro da tre punti, fu uno dei primi a sfruttare questa arma, rivelandosi molto preciso nel tiro dalla lunga distanza, nonostante fosse un’ala grande.
Terminata la sua lunga carriera da giocatore (ha vestito anche le maglie di Fortitudo, Siena, Milano, Forlì, Napoli e Udine) è rimasto nel mondo del basket e per anni è stato commentatore tecnico sulle reti Rai. È stato anche presidente della Legadue.
Il presidente della Federbasket Gianni Petrucci, lo ricorda come «una delle colonne della pallacanestro italiana», ma anche per le sue qualità fuori dal parquet: «Aveva humour, simpatia e rapporti umani con tutto il mondo della pallacanestro. Bologna lo ricorderà con grande affetto, ma lo ricorderà tutta Italia e tutta Europa, perché Marco Bonamico è stato un giocatore importante del basket europeo».
L’allenatore che per primo ne ha scoperto le doti e lo ha lanciato in serie A è stato Dan Peterson, all’epoca allenatore delle V nere di Bologna. «Un giocatore che io ho amato», ha detto commosso, ricordandolo con un aneddoto: nella partita decisiva per lo scudetto giocata a Varese nel 1976 (ancora non erano stati introdotti i playoff), contro una squadra che non perdeva in casa da sei stagioni, il pivot bolognese Gigi Serafini uscì per falli a 18 minuti dalla fine. Entrò il 19enne Marco Bonamico, che non era un pivot di ruolo: segnò sei punti determinanti e limitò Bob Morse, uno dei più grandi realizzatori del basket italiano, facendogli fare una delle peggiori partite della sua carriera: Morse segnò 11 punti e lo scudetto andò a Bologna: «con grande dolore saluto Marco - conclude Dan Peterson - con un affetto che che non riesco neanche a spiegare».
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