Il caso
Gaetana Russo con Renzo Lusardi, sindaco di Tornolo
"Condivido pienamente - afferma la deputata di FdI, Gateana Russo - le preoccupazioni del sindaco di Tornolo, Renzo Lusardi, che si sta facendo capofila nei confronti dell’Ufficio scolastico regionale per l’E.R. di rivedere la annunciata decisione di chiudere la scuola secondaria di primo grado, ovvero le scuole medie, lasciando nel plesso di Tarsogno solo la scuola di infanzia e le elementari: la decisione ad oggi solo ufficiosa, seppur sostenuta secondo il Provveditorato da un rapporto infelice tra costi e numero di bambini, non tiene conto della vasta area che va a supportare il plesso scolastico, nuclei familiari provenienti da Tarsogno, Casale, Santa Maria del Taro e Tornolo, e degli sforzi che amministrazioni capaci stanno impiegando per mantenere vivi quei territori. Ma è chiaro che non bastano le buone intenzioni, e per tali ragioni, per provare a dare un’inversione di rotta reale e concreta, il 5 dicembre 2022 il gruppo di Fratelli d’Italia ha sottoscritto e depositato un pacchetto di proposte di legge in favore dei comuni montani, delle piccole isole e delle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche, tra cui una pdl inerente proprio l’abolizione del limite numerico minimo di alunni, per la formazione delle classi nelle scuole primarie e secondarie in quei territori".
"La volontà di contrastare - continua l'onorevole Russo - il depauperamento del tessuto economico e sociale di quelle aree, favorendone lo sviluppo occupazionale e il ripopolamento, passa secondo noi da aiuti concreti a imprese e famiglie, con l’istituzione di zone franche montane, con zone a fiscalità di vantaggio e di esenzione per l’allocazione delle risorse, e incentivi anche a fondo perduto per il trasferimento, l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’immobile da destinare a prima abitazione. Allo stesso modo, partendo dalla consapevolezza del ruolo centrale rivestito dalle scuole nelle comunità più piccole, sia per la loro vita culturale e socio-educativa, sia per la loro economia locale, la proposta di legge oggi già incardinata e al vaglio della commissione Cultura alla Camera, prevede che le classi della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e di secondo grado possano essere formate senza rispettare un numero minimo di alunni, adottando criteri più flessibili di quelli vigenti e, comunque, in grado di garantire l’esistenza delle scuole e lo svolgimento delle attività didattiche e formative anche in tali comunità".
"Per tali ragioni - conclude la Russo -, essendoci per la prima volta un’azione concreta da parte della maggioranza parlamentare nell’interesse del nostro appennino, ci associamo alla richiesta dei sindaci interessati dalla ventilata chiusura, auspicando che il Provveditorato regionale voglia accogliere con favore l’azione di FdI, facendosi a sua volta parte dialogante e attiva col Governo, per una rapida definizione dell’iter legislativo, nell’interesse di tutti".
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