×
×
☰ MENU

VIAGGI

Alto Piemonte, la tavolozza d'autunno

ALTO PIEMONTE La tavolozza d'autunno

di Luca Pelagatti

21 Ottobre 2025, 22:35

Ci sono gli appuntamenti per gli sportivi ma anche le idee per quelli che cercano passeggiate lente e soste golose. E poi, soprattutto, c'è tanta natura che in questa stagione, archiviato il gran caldo e le folle dell'estate, si svela con più garbo, quasi pavoneggiandosi. E la tavolozza del foliage da scorrere quasi fosse un quadro impressionista cos'è, in fondo, se non un vezzo di una maliarda che sa di essere bella e se ne vanta?

Ecco perché i mesi di settembre e ottobre sono perfetti per una gita sul lago Maggiore (visit-lakemaggiore.com) e nella zona dell'Alto Piemonte (www.visitpiemonte.com) dove sono anche in calendario eventi di tutti i generi. Per chi ha le gambe ben allenate ma non solo: il 27 settembre, infatti si svolge l’Ultra Trail Lago Maggiore, una sfida per veri atleti ma che può essere lo spunto - anche per chi non ha il fisico di un marciatore - per andare a scoprire la natura selvaggia del Parco Nazionale della Val Grande (www.parcovalgrande.it), l’area wilderness più vasta d’Europa.

Si tratta di una zona protetta che racchiude una vallata unica, fuori del mondo, dominata dal silenzio, dove la natura è regina. Un santuario dell'ambiente, da frequentare con rispetto assoluto che è perfetta anche per passeggiate in famiglia, soprattuto nel versante che affaccia verso la Piana del Toce dove si possono seguire antiche mulattieri e vedere borghi storici. Ma non solo: qui ci sono anche preziosi siti archeologici con incisioni rupestri e ritrovamenti datati attorno al 450 a.C. a Malesco e Miazzina.

Ma le cose da scoprire non finiscono qui: e vale la pena di allargare il viaggio andando a esplorare tutta la regione della Val d’Ossola (www.visitossola.it), un territorio forse ancora poco conosciuto. Ma che esprime una storia millenaria di rispetto verso la natura e le tradizioni.

Qui dopo i Romani arrivarono i Longobardi e poi i Walser dalla Svizzera creando una cultura particolare e ricca trasmessa sino a noi. Non pensate male: qui cultura non significa noia ma sapori golosi. Queste terre hanno infatti una ricchezza incredibile di prodotto tipici da assaporare scorrendo il gustoso calendario delle sagre dell’Ossola.

Tra queste, imperdibile, «BiancoLatte» in programma a Crodosabato 4 e domenica 5 ottobre, la manifestazione dedicata all’arte casearia alpina, con la suggestiva marchiatura del Bettelmatt, la raclettata di montagna e un ricco mercato di formaggi e prodotti locali.

Se poi volete anche passare il vicinissimo confine svizzero ecco, fino al 31 ottobre, le Agriesperienze in Ticino che permettono di avvicinare il patrimonio culturale del territorio ticinese, promuovendo lo sviluppo di attività sostenibili e immergendosi nella cultura rurale, alla scoperta di fattorie, cantine e caseifici, degustando prodotti locali e partecipando attivamente alla vita agricola del luogo. Ma alla fine, inutile negarlo, l'attrazione del lago si farà sentire.

Se a Stresa si è chiuso nei giorni scorsi il Festival omonimo e a Oira di Crevoladossola aleggiano ancora le note di Ossola Jazz tra le isole del lago, dall'isola Bella all'sola Madre, all'isola dei Pescatori, la bellezza è al massimo della sua potenza con quella che, da queste parti, chiamano la «seconda primavera».

Sull’Isola Bella, fino a metà ottobre, un profumo dolce e avvolgente accompagna la passeggiata al Piano della Canfora: è l’Olea Fragrans, piccolo arbusto sempreverde originario di Cina e Giappone. I suoi minuscoli fiori bianchi, gialli o arancioni erano apprezzati già nell’Ottocento per l’essenza raffinata; secondo alcune tradizioni, se ne ricavava anche un tè dalle proprietà benefiche o un olio profumato molto pregiato. In questa stagione poi l’Isola Madre offre il meglio delle sue fioriture. Le Begonie, protagoniste fino all’autunno inoltrato, si alternano alle lantane, piccoli fiori gialli e arancioni considerati simbolo di piacevoli sorprese. A incorniciare i viali e i panorami ci sono anche l’elegante Hibiscus e le spettacolari Bouganvillee, che tingono di viola la facciata del palazzo per quasi 40 metri. Infine, in questo periodo il giardino medievale della Rocca di Angera si anima con le delicate fioriture degli anemoni, piante eleganti che con i loro petali colorano i viali fino all’autunno inoltrato.

Poi non resta che trovare un piccolo locale fuori mano dove sedersi per rilassarsi e concedersi una merenda. Da queste parti i sapori sono tanti quanti i colori delle foglie che mutano.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI