Oggi vorremmo fare con voi un piccolo esperimento che divideremo in due parti. Vogliamo raccontarvi la storia di uno dei pelosi clienti della nostra Lia, facendovela vivere però proprio dal punto di vista del cane, allo scopo di comprendere al meglio quello che i nostri pet cercano di dirci nelle situazioni di tutti i giorni ma che noi umani - un po’ convinti che tutto sia antropocentrico -spesso fatichiamo a capire. Lasciamo quindi la parola a Pedro.
Ciao a tutti, mi chiamo Pedro, per gli amici Pepo, i miei amici umani dicono che sono un bellissimo
cane fantasia! Sono nato circa un anno fa (o per lo meno questo è quello che i miei umani dicono sempre quando i loro amici glielo chiedono) la mia mamma biologica ha messo al mondo me e i miei 3 fratelli in un campo, in mezzo al verde e al silenzio, era veramente bellissimo. Insieme a noi vivevano il mio papà e altri 6 cani adulti che facevano parte del nostro branco, ma nessun umano spennacchiato. Mamma e papà mi hanno detto di diffidare degli umani perché sono cattivi e ci scacciano dalle nostre fonti di cibo; è anche capitato che qualcuno di loro sia riuscito a catturare qualcuno del nostro branco e noi non lo abbiamo più rivisto. E’ stato proprio bruttissimo!
Un giorno, quando io e miei fratelli eravamo rimasti soli, perché mamma e papà erano andati a cercare la pappa per tutti, un paio di bipedi sconosciuti ci hanno portato del cibo e noi cuccioli affamati siamo corsi a divorarlo. E’ stato proprio li che ci hanno presi e portati via (imbroglioni!).
Ci hanno messi in un posto con una rete molto alta, di mamma e papà neanche l’ombra e noi avevamo tanta paura. Mentre eravamo in quel recinto venivano spesso a trovarci ci puntavano addosso uno strano aggeggio luccicoso che poi usavano anche per parlare non so bene con chi... Per me parlavano da soli però nominavano spesso i nostri nomi. Dopo qualche tempo ci hanno presi e caricati in una gabbia su una grossa macchina con dentro tante altre gabbie con cani che non avevamo mai visto, tutti agitati e spaventati come noi., chi più chi meno. Le gabbie erano piccole e puzzolenti e ci siamo stati dentro un sacco di tempo. Sentivo che ci stavamo muovendo in qualche modo, ma io rimanevo sempre li. Dopo molto tempo e diverse soste in cui man mano si svuotavano le altre gabbie è arrivato finalmente il nostro turno di rivedere la luce del sole, a quel punto l’umano che guidava il furgone ha preso me e i miei fratelli e ci ha fatto scendere dalla grossa macchina. Appena scesi ci ha messo in braccio ognuno ad un bipede diverso. Uno dei miei fratellini, il più fifone, si è agitato molto ed è riuscito a scappare, non so proprio che fine abbia fatto.
La bipede che mi teneva in braccio odorava di sudore e menta, ed era tutta emozionata, la prima impressione non è stata affatto brutta, insieme a lei c’era anche un altro umano Diego e oggi noi tre siamo un vero e proprio branco, certo più piccolo di quello in cui sono nato... Però niente male davvero.
Per oggi ci fermiamo qui, Pedro ci ha raccontato la sua storia, da dove viene e quali sono stati gli eventi principali che hanno indubbiamente avuto un peso nella formazione del suo carattere.
La settimana prossima vi faremo vivere una giornata tipo nella vita di Pedro, e vedremo come gli eventi della sua formazione iniziale abbiano effetto sulla sua quotidianità. E’ importante capire che, come le persone, i cani sono tutti diversi tra di loro e anche se grazie alla memoria di razza possiamo avere un’idea più precisa delle loro attitudini, ognuno dei pelosi che incontriamo avrà una sensibilità diversa con cui percepisce il mondo, gli umani e gli altri animali che incontra lungo il cammino. Il nostro invito e quello di non dare sempre per scontato quello che crediamo di sapere sui nostri amici quadrupedi e di fare uno sforzo in più per imparare il loro linguaggio al fine di capire quello ci vogliono comunicare.
Per questa settimana è tutto, vogliamo lasciarvi ricordandovi che Compagne di Branco adesso è anche in Tv - tutti i venerdì alle 21 su 12TvParma! Vi aspettiamo.
Per ulteriori informazioni vi consigliamo di seguire l’appuntamento settimanale di «Compagne di Branco» in podcast su Spotify e in diretta su Radio Parma tutti i mercoledì dalle 18 alle 19.
Valentina Tridente
Lia Begani
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Volete che la foto del vostro beniamino venga pubblicata nel prossimo appuntamento della nostra rubrica? Niente di più semplice: immortalate i vostri amici mettendo bene a fuoco il loro muso, scattate e inviate la foto a compagnedibranco@gmail.com
Il nuovo tema delle foto è primavera/estate. Come sempre tutti gli animali sono i benvenuti!
Billybluesarà cresciuto parecchio nel frattempo... Ci scusiamo con Letizia e Lorenzo Panciroli ma riceviamo molte foto e il vostro bellissimo peloso ha dovuto aspettare un pochino. Siamo sicure che nel frattempo sarà diventato uno straordinario compagno di avventure :) con quel musetto li! 15/10 per la pazienza.
Tricky è un canetto fortunatissimo, ha un branco che lo adora: c'è Giacomo di 13 anni con cui gioca a più non posso e la sua mamma Annalisa che si prende cura di entrambi amorevolmente. 14/10 per la super family.
L'umana di Neve - Antonia Panciroli - ci racconta che la sua meravigliosa canetta ha imparato a leggere proprio grazie alla nostra rubrica...siamo commosse. A quanto pare però le interessano solo le ricette di cucina. Va beh dai sono anche le nostre preferite. 16/10 per la golosità.
Artù è un cane multitasking - lo possiamo osservare infatti mentre contempla in relax il modo migliore per distruggere il suo nuovo giochino. Un saluto al suo umano Salvatore Miniero. 12/10 per l'ingegnosità.
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