Risponde il veterinario
Buongiorno dottoressa Faccini. Ho letto che gli animali sono entrati nella nostra Costituzione. E' una bellissima notizia.
È proprio una conquista epocale e la invito ad andare a leggere il percorso ad ostacoli che le associazioni, ed in prima linea la Lav, hanno fatto per arrivare a questo obiettivo. In realtà non viene considerato un traguardo ma un punto «di ripartenza. Con più slancio e forza. Per ottenere più facilmente e prima, tutela e rispetto degli animali nelle prossime leggi così come nelle sentenze dei tribunali. Perché così tutta l’Italia civile, del volontariato, avrà per gli animali ancora più voce in capitolo». Queste sono le parole del presidente della Lav Gianluca Felicetti, che esprime la soddisfazione dopo tanti anni di battaglie e di instancabile costanza e perseveranza.
Anche se è molto complicato comprenderne tutti i concetti tecnico/giuridici, ho trovato interessante leggere le relazioni degli uomini e delle donne di legge, del professore e delle tre professoresse universitarie, di coloro che sanno vedere i dettagli, il bene ma anche le carenze di questa nuova norma. Lo sguardo punta dritto alle iniziative legislative che possano, nel prossimo futuro, davvero riformare la sostanza e non siano solo una facciata.
Mi sembra quindi di capire che siamo solo all'inizio di un lungo percorso anche perché nel nostro Parlamento c'è stato chi ha cercato di limitare questa norma unicamente a cani e gatti mentre, per fortuna, sono stati introdotti tutti gli animali, in quanto esseri viventi e senzienti. Gli interessi sono davvero tanti: pensiamo solo a quelli sfruttati per l'uso alimentare, ma anche quelli usati nelle competizioni sportive, nelle attività venatorie, nei laboratori per la sperimentazione dei farmaci. Gli animali, insieme all'ambiente, acquistano più diritti e speriamo che non siano solo sulla carta ma si traducano ben presto anche nella realtà di tutti i giorni.
Paola Faccini
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