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Perché si festeggia il Pesce d'aprile (Giorno degli scherzi)? Tante le ipotesi...

Perché si festeggia il Pesce d'aprile (Giorno degli scherzi)? Tante le ipotesi...

01 Aprile 2019, 03:03

Oggi è il primo aprile, giorno del cosiddetto “Pesce d’aprile”. Il giorno degli scherzi. Come spesso capita in giorni legati ad una tradizione, l'origine è incerta e va dall'antica Roma fino all'India. In entrambi i casi, viene celebrato il passaggio dall’inverno alla primavera, legato al concetto di rinascita. All'ombra del Colosseo la fine di marzo era il periodo delle feste di Hilaria – in onore della dea Cibele, la “grande madre”, dea della terra – che avevano il loro culmine il 25 marzo, giorno dedicato ai festeggiamenti per la resurrezione del dio Attis. Altri hanno inoltre ipotizzato sia legato al mito di Proserpina (che dopo essere stata rapita da Plutone viene cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa). Altri ancora sostengono risalga alla festa pagana dei Veneralia (dedicata a Venere Verticordia e alla Fortuna Virile) che si teneva prprio il 1º aprile. In Oriente, invece, alla fine del mese di marzo celebrava la festa di Holi, conosciuta anche come festa dei colori. Venendo ai giorni nostri, l'idea dello scherzo nasce non proprio recentemente, ma in Francia nella seconda metà del Cinquecento, quando l’editto di Roussillion (1564) prima e poi l’applicazione del calendario gregoriano (1582), spostarono le celebrazioni per l’inizio dell’anno dal 25 marzo del calendario giuliano al 1 gennaio. Dopo l’introduzione del nuovo calendario, chi continuò a festeggiare la fine dell’anno durante l’ultima settimana di marzo veniva considerato uno stupido e fatto oggetto di scherzi. Un'altra origine porta in Iran, dove il primo giorno del nuovo anno cade sempre l’1 o il 2 aprile: fare scherzi durante questa ricorrenza è una tradizione già da diversi secoli prima di Cristo. Sempre gli antichi romani, infatti, festeggiavano negli ultimi giorni dell’anno i Saturnalia: festa che durava diversi giorni e collegata al culto del Sole in cui, temporaneamente, gli schiavi si sedevano a tavola per essere serviti dai padroni, in un’atmosfera di festa in cui anche il gioco d’azzardo era eccezionalmente permesso. Arriviamo al tradizione anglosassone, dove questo giorno era “giorno delle prese in giro” o “degli sciocchi” (April Fools’ day). In Scozia è  il Gowkie Day (Giorno del cuculo), alludendo alla stupidità, ma anche alla licenziosità sessuale.  A Londra c'era la cerimonia annuale del "lavaggio dei leoni" della Torre di Londra, scherzo ideato in occasione del 1º aprile 1857. Ma perchè il pesce? Ci sarebbe un legame tra la stupidità di chi viene preso di mira e la facilità con cui si fanno prendere alcuni pesci. Per altri sarebbe legato all’uscita del Sole dalla costellazione dei Pesci, che avviene alla fine di marzo. In Spagna e in diversi paesi dell’America Latina, invece, il giorno tradizionalmente destinato agli scherzi è il 28 dicembre, festività cristiana dei Santi Innocenti.  Una teoria, riguarderebbe il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, il quale avrebbe liberato miracolosamente un papa soffocato in gola da una spina di pesce; per gratitudine il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce. Un'altra teoria fa risalire la tradizione nella Francia del XVI secolo, prima dell'adozione del Calendario Gregoriano nel 1582: in Europa era usanza celebrare il Capodanno tra il 25 marzo e il 1º aprile, occasione in cui venivano scambiati pacchi dono. La riforma di papa Gregorio XIII spostò la festività indietro al 1º gennaio, motivo per cui sembra sia nata la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile, volendo scherzosamente simboleggiare la festività ormai obsoleta. Il nome che venne dato alla strana usanza fu poisson d'Avril, per l'appunto "pesce d'aprile". E ancora: un'altra ipotesi vede protagoniste le prime pesche primaverili del passato. Spesso accadeva che i pescatori, non trovando pesci sui fondali nei primi giorni di aprile, tornassero in porto a mani vuote e per questo motivo erano oggetto di prese in giro.

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