Pier Luigi Bersani è stato dimesso dall’Ospedale Maggiore di Parma con un giorno di anticipo rispetto a quanto era stato inizialmente previsto.
La decisione, a quanto si apprende, è stata presa sia perchè il decorso post operatorio, dopo l’emorragia cerebrale che lo ha colpito il 5 gennaio, procede in maniera positiva, sia perchè nella sua casa di Piacenza potrà avere maggiore tranquillità nel proseguire la convalescenza. Ovviamente le sue condizioni di salute continueranno ad essere monitorate e Bersani proseguirà il suo programma di riabilitazione.
(La foto si riferisce appunto al giorno dell'intervento chirurgico)
"L'aria di casa mi aiuterà" - (Ansa/Leonardo Nesti) – "L'aria di casa mi aiuterà a guarire". È questo il messaggio, affidato alle sue pagine social, dell’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, che sedici giorni dopo il malore che l’ha colpito, un’aneurisma cerebrale, ha lasciato l’ospedale Maggiore di Parma dove era ricoverato.
Bersani sarebbe dovuto tornare a casa, secondo i programmi stilati dai medici che lo hanno in cura, nei prossimi giorni. Ma, visto che il suo quadro clinico è in costante miglioramento e visto che a casa sua a Piacenza avrà una maggiore tranquillità rispetto all’ospedale, i medici hanno deciso che la dimissione potesse essere anticipata.
Uscendo dall’ospedale Bersani ha voluto esprimere due ringraziamenti: uno allo staff dell’ospedale di Parma, uno a tutti quelli che, compagni di partito, avversari politici e semplici cittadini, gli hanno inviato messaggi di incoraggiamento e solidarietà. "Grazie a chi mi ha curato – ha scritto – L'aria di casa aiuterà. Un abbraccio a tutti quelli che mi hanno mostrato solidarietà".
La convalescenza probabilmente non sarà breve, le condizioni di salute dell’ex segretario Pd saranno seguite quotidianamente e dovrà attenersi ad un programma di riabilitazione. Ma dopo la paura per il suo malore, dopo il timido ottimismo che i medici, con tutte le cautele del caso, hanno lasciato intravedere fin dalla fine dell’operazione a cui è stato sottoposto, con il ritorno a casa si traccia la strada verso la guarigione.
Bersani era andato, domenica 5 gennaio, all’ospedale di Piacenza con un forte mal di testa. Da lì fu immediatamente trasferito al più attrezzato ospedale di Parma per l’aneurisma cerebrale che lo aveva colpito. Immediatamente fu chiaro che si sarebbe resa necessaria un’operazione alla quale Bersani è stato subito sottoposto, la sera stessa. L’operazione è riuscita ed i medici hanno escluso fin da subito deficit neurologici. Tuttavia, nel caso di operazioni delicate come questa, le complicanze possono presentarsi fino al decimo giorno successivo. Per questo Bersani, che è rimasto sempre cosciente, è stato tenuto per giorni in terapia intensiva e sub-intensiva, fino al trasferimento, nei giorni scorsi, in reparto.
Esclusi problemi più gravi e vedendo che il decorso è positivo, all’ospedale di Parma hanno deciso che era arrivata l'ora di aggiungere alla terapia una medicina efficacissima, ma che non si trova neanche nel miglior ospedale del mondo. L’aria di casa.
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