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Spari contro la vetrina del rivale: ristoratore ai domiciliari

Spari contro la vetrina del rivale: ristoratore ai domiciliari

13 Febbraio 2014, 04:38

Subito dopo aveva scaricato pistola e fucile sparando in aria in via Emilia Ovest

 

(C.C.) Ha scoperto che la compagna l'aveva tradito. E lui ha reagito prendendo il revolver e il fucile del padre, l'auto della madre, e andando a sparare contro la vetrina del rivale in amore. Non contento, ha continuato lo show a colpi di proiettile sparando in aria in via Emilia Ovest, nei pressi del Mac Donald's. Il protagonista della vicenda- R.D., parmigiano di 39 anni, imprenditore nel settore della ristorazione- è stato arrestato e si trova ai domiliari. Dove è stato raggiunto da una seconda ordinanza di custodia cautelare per stalking. La sua vittima, sempre l'uomo con cui la compagna lo aveva tradito: un imprenditore parmigiano del settore dell'abbigliamento.
La notte degli spari è quella del 7 dicembre. Il 39enne, all'alba, è andato nello scantinato dove il padre tiene la collezione di armi (tutte regolarmente denunciate) e ha preso un revolver e un fucile per tiro a volo. Poi con l'auto della madre è andato davanti alla vetrina del negozio del "rivale" e ha fatto fuoco con la pistola. Che ha poi scaricato sparando in aria in via Emilia Ovest e aggiugendovi anche gli spari del fucile. "Era fuori di se' e sotto l'effetto di farmaci", hanno spiegato I carabinieri. Sono stati I militari della stazione di San Pancrazio, coordinati dai pm Amara e Bianchi, a seguire le indagini che hanno poi portato all'arresto. I carabinieri sono risaliti al 39enne grazie a una fonte confidenziale che ha dato indicazioni sulla persona e sull'auto viste quella notte. E' scattata la perquisizione e sono state sequestrate le armi, che l'uomo - che abita nella stessa abitazione dei genitori - aveva in casa. Regolarmente denunciate, certo. Ma l'uomo, non avendo il porto d'armi, non poteva portarle con sè.
I reati contestati sono quelli di danneggiamento, porto abusivo di armi e spari in luogo pubblico. E ora è ai domiciliari in attesa del doppio processo.

 

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