×
×
☰ MENU

Il Boito alla Casale: «Docenti tutti uguali»

Il Boito alla Casale: «Docenti tutti uguali»

20 Dicembre 2016, 12:40

I vertici del Conservatorio, com'era ampiamente prevedibile, replicano a Rossana Casale - che nell'intervista rilasciata ieri alla «Gazzetta» aveva spiegato le motivazioni del suo addio al corso di popular music istiuito 5 anni fa dall'ex direttore del «Boito» - e intendono fare definitivamente chiarezza sulla querelle dei rimborsi ai docenti, vero «casus belli» della vicenda. Difficile dire se - e in quanto tempo - si calmeranno le acque: l'addio della vocal coach di «X Factor», e di altri prof del dipartimento pop, hanno gettato nello sconforto la gran parte dei loro affezionati allievi, molti dei quali si erano iscritti a Parma attirati proprio dai loro nomi. D'altro canto c'è chi sostiene che le disparità di trattamento venute a galla in questi giorni, tutto fossero fuorchè giuste, e ricorda come altri docenti, pure di fuori Parma, quei rimborsi non li vedessero proprio.

Ma ecco il testo dell'intervento della Presidenza e della Direzione del Conservatorio di Parma, che a seguito degli articoli dei giorni scorsi desiderano precisare quanto segue.

«Il rinnovo dei contratti di collaborazione è stato offerto a tutti i docenti a contratto, inclusi quelli del corso pop. La signora Casale, le cui arbitrarie affermazioni devono essere contestate, ha liberamente accettato una cattedra in supplenza annuale al Conservatorio di Frosinone, opportunità qui non consentita stante le scelte delle passate amministrazioni, in tal modo non aderendo ad una proposta di rinnovo di collaborazione presso il Conservatorio di Parma. Scelta pienamente comprensibile, considerata la relativa stabilità che questo comporta, ma non è certo plausibile il clamore che ha suscitato, vista la piena compatibilità tra un incarico annuale ed un contratto di collaborazione. L’apertura della seconda cattedra, cui la signora Casale fa riferimento, è stata deliberata dal Consiglio Accademico per far fronte all’ammissione di nuovi allievi, segno tangibile di una volontà di ampliamento. Tale cattedra non è però ancora effettiva, essendosi attesa la risposta definitiva della signora Casale; ora il Conservatorio procederà ad individuare i docenti secondo la graduatoria per consentire l’inizio dei corsi».

«I rimborsi spese offerti ad alcuni e non ad altri - prosegue la nota del «Boito» - ostano al principio di uguaglianza che è alla base di un’istituzione pubblica. Il nuovo Consiglio Accademico e il nuovo Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio, cui partecipano direttamente anche gli studenti, hanno deliberato all’unanimità di non proseguire con un trattamento che esuli da tale fondamentale principio».

E ancora: «si ribadisce la ferma intenzione di rilanciare il settore pop, per esempio attraverso la creazione di un master accademico di 1° livello oltre il triennio già dal prossimo anno, l’apertura del biennio, la progressiva stabilizzazione delle cattedre, l’aumento delle produzioni, nonostante il settore incida sul bilancio dell’Istituzione più di quanto le tasse d’iscrizione degli studenti e i correlati contributi ministeriali possano consentire. Tutto ciò è stato discusso nell’ultimo Consiglio Accademico e d’Amministrazione ed altresì prospettato ai docenti. E’ convinzione che il settore rappresenti un punto di svolta strategico per l’innovazione, non prescindendo da un percorso qualitativo che consenta un effettivo radicamento culturale all’interno dell’Istituto. Il Conservatorio nei suoi due secoli di storia ha visto passare grandi musicisti, come Arturo Toscanini, di cui si celebra nel 2017 l’anniversario; continua dunque a progettare il futuro e quanto anche il corso pop può offrire, ma al contempo intende provvedere alla formazione di tutti i suoi quasi mille studenti che guardano oltre al pop». f.m.

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI