I provvedimenti annunciati dal Comune per la sicurezza antiterrorismo per le partite interne del Parma avranno già da questa sera pesanti impatti sulla viabilità cittadina e di conseguenza anche sulla vita dei parmigiani non interessati al calcio. Partendo dal presupposto che le chiusure delle strade sono in questo momento storico inevitabili, quello che poniamo alle autorità è un problema di altro genere: Il campionato di serie B prevede 21 partite al Tardini, la maggior parte delle quali in calendario al sabato pomeriggio alle 15. Eventuali anticipi o posticipi saranno il venerdì o il lunedì sera e solo un incontro a settimana si giocherà di domenica. Dunque le nuove, drastiche, misure di sicurezza entreranno quasi sempre in vigore in giornate feriali, quando cioè le persone lavorano, si muovono e si spostano per necessità e non per piacere personale. Un'emergenza nell'emergenza è quella che si profila. E allora, di fronte a tutto questo, sarebbe forse il caso di porsi la domanda se in qualche modo si può alleviare il disagio che dovranno sopportare i parmigiani: la nostra risposta è sì. Basterebbe, ad esempio, consentire il transito libero sul Lungoparma, togliendo le contestate (e poco utili) corsie preferenziali e la Ztl per la durata del blocco del traffico attorno al Tardini. Una misura eccezionale, certo, ma per far fronte a situazioni eccezionali. L'alternativa è la paralisi della città ogni 15 giorni. Forse vale la pena farci un pensierino.
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