Paolo Emilio Pacciani
E' stato veramente un bel Parma quello che ieri ha dominato a Gubbio tornando a casa con 4 gol e 3 punti, ma soprattutto con un morale rinfrancato. Dopo tre risultati deludenti i crociati avevano bisogno di tornare a vincere ma soprattutto a convincere e ieri lo hanno fatto in pieno. Merito di una partita preparata bene e interpretata meglio, affrontata con lo spirito giusto sin dal primissimo minuto e senza mai deconcentrarsi fino alla fine. Il quarto gol, arrivato a cinque minuti dalla fine a risultato già acquisito, è stato la conferma che gli errori del passato sono stati metabolizzati. Il fatto che il Venezia abbia finalmente interrotto il suo filotto di vittorie consola poco: i punti di differenza sono ancora tanti, ma aiuta a continuare a credere nella promozione. Anche se il Padova ha battuto il Bassano ed è sempre secondo.
Come previsto D'Aversa torna al 4-3-3 rimettendo Di Cesare al centro della difesa al fianco di Lucarelli con Iacoponi e Scaglia terzini di fascia. A centrocampo Scavone e Giorgino spalleggiano Scozzarella mentre in attacco si riforma il “trio delle meraviglie” Nocciolini-Calaiò-Baraye.
La partita inizia con un bel salvataggio di Baraye nell'area di rigore crociata, in anticipo su Romano, ma anche con l'infortunio di Giorgino, che dopo nemmeno 5' si fa male al ginocchio destro in un contrasto e, dopo aver provato a continuare a giocare, al 9' getta la spugna lasciando il posto a Corapi. E proprio Corapi risulterà uno dei migliori in campo.
Che il Parma sia sceso in campo con l'atteggiamento giusto lo si capisce subito. Al 14' Baraye fa le prove su un bel cross di Nocciolini, ma liscia il tentativo di girata al volo. Due minuti dopo tocca a Nocciolini cercare la conclusione: prende palla sulla destra, si accentra e lascia partire il sinistro di collo che si perde sopra la traversa.
Sono le avvisaglie dei gol che stanno per arrivare. Al 18' Scozzarella serve bene Baraye che si sta accentrando sulla trequarti e che a sua volta serve un bellissimo rasoterra in verticale sul quale si avventa, evitando il fuorigioco, Calaiò. Il bomber crociato, a tu per tu con Volpe, lo salta in dribbling e appoggia nella porta ormai vuota per l'1-0 proprio sotto la curva dei tifosi parmigiani.
Memore degli errori delle ultime settimane, il Parma si affretta a chiudere la partita e ci riesce senza nemmeno soffrire: già al 25' arriva infatti il raddoppio ed è un gol bellissimo. Scaglia va al cross dalla sinistra, Baraye sul primo palo spizza la palla di testa e Nocciolini, ancora di testa, batte Volpe.
Due minuti dopo Parma ancora pericolosissimo: splendido tacco in piena area di Calaiò a liberare Corapi che, quasi sulla linea di fondo, tira bene sul primo palo trovando Volpe pronto alla respinta in angolo.
E il Gubbio? Sparito dal campo. Unico segno di sé gli eugubini lo danno al 36' su azione di calcio d'angolo, quando Piccinni trova la deviazione in area piccola e colpisce in pieno il palo. Bassi è bravo subito dopo a smanacciare e la difesa libera con qualche affanno.
Prima del riposo arriva il 3-0: bella azione di Baraye sulla sinistra, con dribbling secco e, appena entrato in area di rigore, appoggia corto per l'accorrente Scaglia. Sul suo tocco Volpe in uscita si scontra con Piccinni che manda dentro la propria rete.
La ripresa si apre con un'altra enorme occasione da gol per il Parma. E' il 3' quando Piccinni, ancora lui, pasticcia a ridosso della propria area a Calaiò gli soffia il pallone. L'attaccante crociato si presenta a tu per tu con Volpe ma si defila troppo e quando conclude non trova lo specchio della porta.
All'8' si fa vivo il Gubbio, con un tiro di Ferretti che esce di un niente, mentre al 15' è Di Cesare, in azione di calcio d'angolo, a trovarsi in posizione ideale per concludere ma prende l'esterno della rete.
A ridosso del 20' è ancora Calaiò ad avere per due volte l'occasione per siglare la doppietta. Prima perde il rimpallo decisivo e dopo conclude male a lato.
Al 24' il Gubbio accorcia. Gli umbri prendono palla a centrocampo, probabilmente con un fallo su Corapi, e ripartono con una precisa verticalizzazione di Romano per Ferretti che si ritrova solo soletto davanti a Bassi e lo batte con un preciso rasoterra per l'1-3.
La rete rossoblù riaccende gli animi ma il Parma non cade nel tranello e abbassa subito il ritmo facendo un ottimo possesso palla che stronca ogni velleità di rimonta. Anzi, per buona misura segna anche il quarto gol. E' il 40' quando Scaglia calcia un corner dalla sinistra e Iacoponi sfruttando un bel movimento, si fa trovare da solo all'appuntamento con l'assist e, di ginocchio, batte Volpe.
Le pagelle
Paolo Emilio Pacciani
Parma
BASSI SV
Non ha fatto una parata, e questo la dice lunga sulla partita del Parma. Incolpevole sul gol, ha toccato palla solo sul rimpallo dopo il palo. Comunque sempre sicuro.
IACOPONI 6,5
Il gol nel finale è il giusto premio ad una bella partita nella quale non si è limitato a difendere ma ha dato anche un importante contributo alla fase offensiva.
DICESARE 6,5
Molto bravo a chiudere ogni spazio a Candellone, meno efficace sul veloce Ferretti. Comunque positivo nel suo rientro da titolare.
LUCARELLI 6,5
Come sempre è una sicurezza, peccato solo per l'uscita zoppicante nel finale, speriamo non si tratti di nulla di serio.
SAPORETTI SV
Il migliore SCAGLIA 7,5
Il migliore in campo. Splendido sia in fase di copertura che in quella offensiva. Entra in ben tre dei quattro gol: suoi i cross per le reti di Nocciolini e Iacoponi e suo il tocco in area sul quale Volpe e Piccinni combinano il pasticcio dell'autorete. Veramente una bella prestazione dopo quella, non brillante, con il Fano.
GIORGINO sv
Esce dalla stadio in stampelle e si dovrà aspettare l'esito delle analisi diagnostiche al ginocchio per capire che tipo di infortunio ha riportato.
CORAPI 7
Non doveva giocare e invece è stato uno dei migliori. A centrocampo ha recuperato palloni in quantità industriale ed ha fatto ammattire gli eugubini quando aveva la palla lui. Ha ricordato il miglior Corapi dell'anno scorso.
SCOZZARELLA 6,5
Nella netta supremazia a centrocampo del Parma c'è la sua firma. Dà via diversi palloni da applausi e fa girare la squadra alla perfezione.
SCAVONE 6,5
La sua fisicità è mancata
al Parma durante la sua assenza. Ora che è tornato può dare una grossa mano nello sprint finale che ha per obiettivo la serie B.
NOCCIOLINI 7
Il bomber è tornato. Dopo aver fatto indigestione contro il Fano, qui a Gubbio ha timbrato nuovamente il cartellino con un gol bellissimo per l'azione corale e per la sua puntuale conclusione di testa.
NUNZELLA 6,5
Entra e si fa trovare pronto con una prestazione di sostanza.
CALAIO' 7
E' sempre un piacere vederlo giocare, anche se nel secondo tempo gigioneggia un po' e
si mangia almeno un altro
paio di reti. Sbocca il match con un'azione da bomber
vero: scatto sul filo del fuorigioco e dribbling al portiere. Poi ispira i compagni e tiene sempre in apprensione la difesa eugubina.
BARAYE 7
Dopo appena 3' compie un salvataggio decisivo nella propria area piccola, e questo è il segno che è entrato in campo con l'atteggiamento giusto. Poi serve un assist fantastico a Calaiò ed un altro a Nocciolini. Non cala mai di intensità. Gli manca soltanto la rete ma la sua partita è preziosissima per la squadra.
All.D'AVERSA 7,5
Ha saputo preparare la partita nel migliore dei modi. Prima recuperando l'attenzione dei suoi e tenendoli sul giusto tono di tensione agonistica. Poi studiando l'avversario e neutralizzandone ogni mossa in campo. Il Parma ha dominato dall'inizio alla fine e sembra aver chiuso una brutta parentesi di risultati. Ora ha il compito non facile di mantenere questo ritmo fino alla fine. E per fine il discorso vale sia che cada di maggio sia che cada di giugno. A buon intenditor...
Arbitro PAGLIARDINI 6,5
Dirige con un metro di giudizio coerente dall'inizio alla fine e non dà adito a contestazioni. Giuste quasi tutte le decisioni sugli episodi importanti. Aiutato anche dai giocatori che non fanno degenerare il tasso agonistico.
Gubbio Volpe 5,5; Marini, 5 Piccinni 4,5, Rinaldi 5, Petti 5,5; Valgussa 5,5 (Ferri Marini 5,5), Romano 6,5, Croce 6; Casiraghi 6; Ferretti 7, Candellone 4,5. All. Magi 5.
L'analisi
Paolo Emilio Pacciani
E' bastato scordarsi per un attimo la volata per il primo posto, dimenticarsi del Venezia concentrandosi solo ed unicamente sulla propria partita, ed ecco che è tornata la vittoria. E che vittoria. Un 4-1 sonante ancor più dal punto di vista della supremazia in campo che da quello del risultato numerico.
Ovviamente questa è una riduzione semplicistica di un momento assai complesso per il Parma, ma non si può negare che i crociati abbiano saputo capire e interpretare al meglio cosa bisognasse fare a questo punto. E, come per magia, è arrivato anche il primo mezzo passo falso del Venezia in questo 2017. Il pareggio interno con il Santarcangelo (comunque in rimonta, visto che la squadra di Pippo Inzaghi stava perdendo) conferma la tesi di tutti coloro che hanno sempre ripetuto che no, la fortuna dei gol oltre il 90' non poteva durare in eterno, e che prima o poi anche il Venezia avrebbe dovuto rallentare.
Oggi forse è troppo tardi per poterne approfittare (8 punti a 7 giornate dalla fine sono comunque un'enormità) ma agli amanti della cabala farà piacere ricordare un precedente. Risale alla stagione 2011-12, quando il Trapani, a 7 giornate dalla fine, aveva non 8 ma addirittura 11 punti di vantaggio sulla seconda. Ma a vincere il campionato, e a salire in serie B, fu lo Spezia.
I miracoli, di solito, non si ripetono e bene fa la società crociata a diffidare chiunque (tesserato o semplice tifoso) dall'illudersi e dal tornare a fare i conti in tasca alle avversarie stilando tabelline di marcia.
Ora l'obiettivo più immediato del Parma è e resta il raggiungimento del secondo posto, con la conseguenza di evitare il primo turno dei play-off.
Quello successivo sarà poi di vincerli, questi benedetti play-off, anche se nessuno si illude che sarà facile.
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