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Pestò un cliente in fila all'autogrill, condannato

Pestò un cliente in fila all'autogrill, condannato

17 Marzo 2017, 09:44

Quattro anni di carcere a un pluripregiudicato 65enne che lo scorso luglio aveva pestato un viaggiatore dopo una lite per la coda alla cassa del locale dell’area di servizio Medesano Ovest, sull’A15. Scene da Far West con la vana fuga del violento aggressore rintracciato dagli uomini delle Stradale e finito ai domiciliari.

Ieri il processo davanti al gup: l'imputato è stato condannato a risarcire la parte civile, con una provvisionale immediatamente esecutiva di 10 mila euro.

Il diverbio era scattato nell’area di servizio Medesano Ovest, sulla A15 ed era stato ripreso in diretta dalle telecamere di videosorveglianza.

Il raptus era deflagrato sotto gli occhi di numerosi testimoni, fra cui famiglie di vacanzieri con bimbi a seguito.

Tutto, dicevamo, per il mancato rispetto della fila in attesa alla cassa del locale.

F.M., un 65enne residente nell’hinterland milanese, si era dato alla fuga, ma era stato incastrato grazie all’indagine della Stradale di Parma, coordinata dal sostituto procuratore Emanuela Podda.

L’uomo - con precedenti per reati contro il patrimonio e gravi fatti di criminalità organizzata - era finito ai domiciliari. La vittima aveva riportato traumi pesanti, fra cui una cicatrice permanente al volto, frutto del colpo inferto con una bottiglia di vetro.

Pare che i due avessero avuto un primo battibecco all’esterno dell’Autogrill, forse per il parcheggio.

In ogni caso i due si erano incontrati di nuovo di fronte alla cassa dell’Autogrill. La miccia, il mancato rispetto della fila per il pagamento.

Una scena come tante, se non fosse per l’aggressività del 65enne. Dalle male parole alle mani era stato un attimo.

M.F prima si era accanito sul malcapitato con calci e pugni, scaraventandolo contro gli scaffali. Poi, brandendo una bottiglia di vetro, gliela aveva spaccata in pieno volto. Una scena da brivido che non aveva lasciato indifferenti i testimoni: subito era scattato l’sos e, mentre la pattuglia della Stradale accorreva nell’area di sosta Medesano Ovest, l’aggressore era fuggito a bordo della propria auto.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Emanuela Podda, avevano però permesso di rintracciare velocemente il 65enne.

Ed era stata proprio la pm, anche alla luce della comprovata pericolosità sociale del soggetto, del rischio di reiterazione del reato, nonché dell’immediata fuga dell’uomo, a chiedere e ottenere immediatamente gli arresti domiciliari per il violento aggressore. Che ieri è stato condannato.r.c.

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