Una settimana da Cassano: «Lascio il calcio. Anzi no. Anzi sì. No, scusate, lascio solo il Verona ma non il calcio. No, mia moglie si è sbagliata, smetto proprio di giocare». Una cassanata tira l'altra e forse questa è l'ultima, anche se con «Fantantonio» non si sa mai. Difficile dire se e quanto ci mancherà. Di sicuro mancherà alla stampa sportiva, che con il «talento di Bari vecchia» andava a nozze. Mancherà meno alla sua famiglia visto che la motivazione «ufficiale», dopo una giornata di annunci, smentite, precisazioni e contrordini in perfetto stile Cassano, è proprio quella di poter stare più vicino alla moglie e ai figli. Però proprio a Carolina, la sua amata metà assai presente sui social, è toccato di venire contraddetta dal marito: dopo che lei aveva «postato» la notizia che Antonio lasciava solo il Verona, è stato lo stesso «Fantantonio» a dover dire «mia moglie si è sbagliata». Forse ha sbagliato lui - anzi senza forse - a tenere tutti sulla corda per un'intera settimana e a lasciare con un palmo di mano la neopromossa società scaligera dopo essersi detto «entusiasta» dei primi allenamenti. Se però le motivazioni erano davvero venute meno, e a 35 anni ci può stare, allora ha fatto bene a dire basta. Per fortuna le ultime puntate di questa telenovela non sono state girate a Parma (dove aveva detto di essere disposto a tornare, salvo poi firmare per il Verona), visto che i tifosi crociati non gli hanno mai perdonato l'«abbandono della nave» alle prime avvisaglie del crack di tre stagioni fa. Poi uno sceglie di ritirarsi come meglio crede. C'è chi lo fa quando è ancora al top e chi aspetta l'ultimo autobus finchè il fisico glielo consente. Lui ha scelto di farlo da Cassano.
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