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Brado

Un film intimo, crudo e sincero

Un film intimo, crudo   e sincero

di Giulia Ciccone

25 Ottobre 2022, 10:48

E’ il film che non ci si aspetta di vedere. E’ un western, ma dominato dai sentimenti. Ha atmosfere alla Clint Eastwood (peraltro chiaramente dichiarate), ma è ambientato nelle campagne del Lazio. E’ avvincente, crudo e tenero al tempo stesso. E’ l’opera terza da regista di Kim Rossi Stuart, che chiude idealmente il suo trittico riprendendo gli stessi nomi (Renato, Tommaso, Stefania e Viola) della pellicola di esordio «Anche libero va bene». L’idea del film nasce poi da un racconto dello stesso Kim Rossi Stuart, «La lotta» racchiuso nel libro «La guarigione». Forse è anche per tutti questi elementi che appare particolarmente intimo e sincero, portando lo spettatore a chiedersi quanto sia autobiografico.


Tommaso torna nel ranch di famiglia per aiutare il padre, che si è fratturato un braccio tentando di addestrare un cavallo imbizzarrito. Mentre affrontano insieme l’indomabile destriero per coronare il sogno di vederlo gareggiare, avranno l’occasione per ripercorrere il passato, superare vecchi dissidi e tornare a sentirsi complici.
«Brado» è una pellicola che conquista poco a poco, partendo da una sorta di reticenza verso il cupo protagonista e scoprendo in punta di piedi un mondo interiore di sentimenti, affetti e desideri, che diventa simpatia. Molto, forse troppo, crudo in certi passaggi, tanto che si potrebbe decidere di non guardare una scena. Eppure, nella sua trama insolita, diventa quasi una storia universale, dove ognuno può ritrovare un ricordo o un’emozione.
Giulia Ciccone


Regia: Kim Rossi Stuart
Interpreti: Saul Nanni, Kim Rossi Stuart, Viola Sofia Betti
Italia 2022, colore, 1 h 57’
Genere: Drammatico
Dove: The Space Parma Centro

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